Primo scoglio sulla sanità per la maggioranza di centrosinistra in fibrillazione dopo le dimissioni dell'assessore dei lavori Pubblici Paolo Maninchedda e l'ultimatum del Partito dei Sardi, che ha chiesto al governatore una svolta più decisa in chiave autonomistica. Due i temi caldi: la predisposizione delle linee guida degli atti aziendali delle Asl e la riorganizzazione della rete ospedaliera.
Sul primo punto la commissione Sanità era stata convocata d'urgenza proprio per questa mattina, ma la riunione è slittata perchè non c'è ancora condivisione sul documento che dovrà aprire la strada agli atti aziendali della Asl unica (Ats), delle due Aou e dell'azienda Brotzu. Sia il Partito dei sardi che una parte del Pd hanno infatti annunciato il voto contrario al testo se non ci saranno modifiche sostanziali, soprattutto nelle parti che riguardano i poteri affidati ai direttori generali.
La commissione si riunirà ancora dopo le amministrative dell'11 giugno con una nuova audizione dell'assessore Luigi Arru, chiamato a presentare le modifiche al documento. Il mancato via libera al testo sulle linee guida ha aggiunto un nuovo tema sul tavolo del vertice di maggioranza convocato già da qualche giorno dal governatore per parlare della riorganizzazione della rete ospedaliera. Alla riunione partecipano il presidente Pigliaru, l'assessore Arru, capigruppo e consiglieri: non c'è invece il Partito dei sardi, che in questa fase preferisce non alimentare tensioni con gli alleati.