É iniziato, a Taranto, lo sciopero di 4 ore (le ultime del primo turno, dalle 11 alle 15) dei lavoratori diretti dell'Ilva e dell'appalto in concomitanza con il nuovo vertice al Mise per discutere dei piani industriali delle due cordate interessate a rilevare l'azienda, che prevedono migliaia di esuberi. É in atto anche un presidio, di alcune centinaia di lavoratori, sotto la portineria 'Direzione', che durerà fino al termine della riunione al Mise. Alcuni hanno voluto parlare con un megafono per esporre una diversità di vedute riguardo la gestione della mobilitazione. Sulla base di quello che emergerà dal vertice romano "saranno programmate – hanno spiegato Fim, Fiom, Uilm e Usb – le assemblee e decise ulteriori iniziative".
I sindacati, dopo avere respinto con forza il numero degli esuberi, si sono dichiarati "indisponibili a negoziare sui piani, che vanno riscritti garantendo salute, ambiente, occupazione e salari". Ribadita la necessità di una piattaforma rivendicativa che coinvolga la città.
Gnudi, 5 giugno decreto aggiudicazione – Il 5 giugno scadrà il termine per il decreto con cui il Mise deve fare l'assegnazione degli asset di Ilva in base alle proposte fatte dai commissari. Lo ha detto il commissario straordinario Piero Gnudi interpellato fuori dal Mise. Fonti sindacali confermano al 5 giugno la data del decreto di assegnazione.