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"Dopo le dimissioni del vice presidente Roberto Deriu, chiederò un dibattito in Aula che deve decidere se è il caso che la Commissione prosegua o meno e se ci sono forze politiche che la osteggiano. Di una cosa sono certo, l'organismo non ha fatto flop". Lo ha affermato il presidente della Commissione di inchiesta sull'efficienza del sistema sanitario regionale e sull'adeguatezza dei suoi costi, Attilio Dedoni (Riformatori), durante la conferenza stampa nella quale ha chiuso i lavori del suo mandato.

"L'organismo ha aperto gli occhi ai consiglieri regionali – ha aggiunto – le dimissioni di Deriu sono dovute a un sentimento di frustrazione di fronte alle difficoltà incontrate in questi due anni per ottenere i documenti dalle Asl. Il lavoro fatto è però servito a far capire quali sono i veri motivi che impediscono di fare chiarezza sui costi della Sanità". Il presidente ha poi elencato tutte le attività mandate avanti dalla Commissione in questo primo biennio di lavoro, senza nascondere l'amarezza per i troppi ostacoli disseminati sul percorso. "Abbiamo cominciato con la richiesta dei documenti sugli appalti per le forniture, in alcuni casi ci siamo trovati davanti a un vero e proprio muro di gomma.

Alcune Asl non hanno fornito i dati, altre lo hanno fatto in modo lacunoso – ha proseguito Dedoni – siamo però riusciti a capire che l'origine degli sprechi non è da attribuire solo alla spesa farmaceutica, come sostiene l'assessore Arru, ma si annida in altri settori come l'attribuzione indiscriminata di incarichi dirigenziali, l'alta presenza di gravi patologie sul territorio isolano, l'acquisto non centralizzato di beni". "Ieri – ha detto Dedoni a titolo esemplificativo – durante il nostro sopralluogo a Nuoro è emerso che il liquido di contrasto per la Tac e la risonanza magnetica costa 7 euro al Brotzu, a fronte dei 17 euro pagati da altre Asl. Sono storture da correggere, il costo del sistema sanitario è altissimo, oltre il 50% del bilancio regionale. Anche quest'anno chiuderemo con un buco di 400 milioni di euro", ha concluso il presidente della Commissione.