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Il primo esempio dovrebbe partire dai cittadini tutti ma soprattutto dall'Amministrazione che se non cura e preserva ciò che di buono fa la popolazione per la propria città, è complice e fautore del peggior degrado che può colpire il proprio paese.
 
L'anno scorso il Comitato Assèmini Pulita ha vinto il photo contest in occasione della giornata di pulizia europea con la foto che ci ritraeva dopo aver rimesso a nuovo il campo da basket e aver ripulito il Parco del Legno in via Porto Torres. È stato faticoso, è stato dispendioso, ci hanno aiutato fisicamente diversi cittadini ed economicamente diversi commercianti Asseminesi. Però abbiamo pensato che valesse la pena ridare uno spazio sereno di gioco, aggregazione e spensieratezza ai nostri ragazzi e a tutte le persone che abitano ad Assèmini. Abbiamo tolto ogni singolo pezzettino di vetro, abbiamo buttato bustoni di rifiuti di ogni genere, abbiamo spazzato il campo da basket e ripulito ogni angolo del parco, abbiamo rimesso i canestri e i retini, alcuni operai ci hanno aiutato anche a ripitturare i tabelloni e a sistemare le reti laterali di protezione, abbiamo fatto installare per la prima volta i cestini in quell'area.
Peccato che ancora adesso, dopo un anno, quegli stessi cestini non vengano svuotati regolarmente, in quanto non compete alla Ditta che si occupa dei rifiuti e del decoro urbano, ma non si sa neppure a chi competa, il campo da basket è di nuovo in condizioni pessime, spesso si trovano siringhe in mezzo all'erba. Ci si chiede come è possibile che un'area così, come tante altre ad Assèmini, anche dopo che è stata rimessa a nuovo gratuitamente da cittadini virtuosi, venga lasciata abbandonata a se stessa senza un minimo di controllo da parte di questa Amministrazione, così come non viene preservato mai il lavoro di "pulizia" di parchi o strade effettuato anche da altre associazioni, spesso in collaborazione con studenti, e in questo caso pure pagando.
Anche quest'anno il nostro Comitato ha ricevuto l'invito a partecipare ad un'azione di Pulizia in occasione del Let's Clean Up Europe, ma abbiamo deciso di non prenderne parte perché stanchi di questo atteggiamento di non curanza e di non rispetto per le azioni dei cittadini virtuosi rivolte al decoro urbano di Assèmini. Se è vero che vale sempre la pena dare l'esempio con le buone azioni, è altrettanto vero che non si possono ripulire sempre  le stesse aeree perché non vengono tutelate e controllate da chi di dovere.
 
La "valorizzazione" dei rifiuti si può fare solo con il Porta a Porta spinto, tariffa puntuale e riciclo: ciò che chiediamo da circa due anni per Assèmini. Anche perché si è fatto tanto nel nostro paese per raggiungere una buona differenziata e ci dovrebbero spiegare perché la nostra Amministrazione vuole a tutti i costi inserire un sistema misto coi cassoni interrati e fare un salto nel buio, anziché migliorare il sistema già esistente secondo i modelli virtuosi già collaudati.
 
 
Agli Asseminesi in questi giorni sta arrivando il saldo Tari: in moltissimi casi la bolletta ha un importo totale più caro o al massimo uguale a quello dello scorso anno ma a fronte di un servizio ridotto che si trova all'ennesima proroga. Ci chiediamo cosa stia aspettando ancora questa Amministrazione per dare a noi cittadini i frutti della differenziazione con riduzione in bolletta e al paese il decoro urbano che merita con un servizio efficiente di raccolta rifiuti con tariffa puntuale e pulizia costante di strade, parchi e giardini. Eppure, nonostante si abbia già un bando pronto nei dettagli che ricalca il modello Rifiuti Zero con tariffa puntuale, si stanno pagando costi salati per consulenze esterne e tecnici per fare un salto nel buio verso un flop annunciato e costoso che non ha mai garantito il raggiungimento di elevate percentuali di differenziazione. 
Ma l'incomprensibile ostinazione continua sulla nostra pelle, nonostante le 8 mila firme, nonostante i dissensi di cittadini, di associazioni e di vari Comitati Asseminesi: evviva la democrazia partecipata e il volere popolare!
 
Crediamo che fare "un errore" quando si è ignari degli effetti, possa essere tollerato. Ma se si sceglie volontariamente di mettere in atto un progetto che è stato un flop ovunque, a spese di noi cittadini, allora il responsabile che si ostina a voler appioppare qui ad Assèmini i cassoni interrati dovrebbe pagarne le conseguenze…
 
A tal proposito chiediamo alla Giunta:           
A cosa è dovuto l'aumento del costo del servizio nonostante sia stato ridotto notevolmente?
Quali sono le modalità contrattuali con cui il gestore viene pagato?
Quali sono le attuali percentuali di raccolta differenziata e qual’è stata la quantità differente di umido, secco, plastica, carta per tutti i mesi di governo di questa amministrazione?                 
Quanto incide la percentuale di raccolta differenziata sulla determinazione della Tari?
Qual è la cifra che viene corrisposta al Comune di Assemini a titolo di restituzione dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali differenziati raccolti nell'ambito del servizio di igiene urbana nel territorio?                       
Quali sono gli atti che questa amministrazione adotta affinché dagli introiti di vendita di beni riciclati sulla differenziata si possa poi ridurre l'importo delle tasse corrisposte dai cittadini?
Quali iniziative, progetti e misure sono previste per incentivare la raccolta differenziata nel territorio comunale e quali misure sono previste per disincentivare la produzione di rifiuto indifferenziato al fine di conferire meno in discarica?                           
In nome della trasparenza e della partecipazione, perché i dati sopra richiesti non vengono resi fruibili ai cittadini, mese per mese, sul sito del Comune, in base alle norme in materia ambientale?                       
Quali misure sta adottando questa Amministrazione per la lotta all'evasione? Infatti é tanto sconcertante quanto inaccettabile che una condotta omissiva in tal senso da parte dell'Ente si possa protrarre, anche in presenza di una cifra cospicua di mancato introito, penalizzando ulteriormente i cittadini onesti.
Quali sono le penalizzazioni a carico delle persone invalide o anziane impossibilitate a recarsi presso i cassoni interrati per conferire i rifiuti?
 
Inoltre, alla luce del grave inquinamento dell'aria, dei terreni e dei pascoli scoperto sul territorio di Assèmini, Ci si chiede perché, viste anche le continue "lamentele" in tal senso da parte dei cittadini, si debba arrivare a ricordarsi della tutela della salute pubblica a danno già fatto e constatato. 
I danni, soprattutto quelli alla salute pubblica, devono essere "prevenuti" con tutti gli strumenti a disposizione, sanitari, politici e amministrativi. Non basta costruire piste ciclabili o mettere cartelli ZTL se poi non si fa nulla di concreto per controllare la reale situazione di inquinamento. Non si può e non si deve aspettare un'indagine della magistratura per constatare il danno alla popolazione e alla città. 
Da cittadini ci si chiede:
Come può una fabbrica arrivare "silenziosamente" a immettere nell'aria contaminanti 3 mila volte superiori alla norma? 
Come si può non monitorare costantemente l'inquinamento immesso dalle fabbriche e dalle aziende che operano sul nostro territorio? 
Una volta fatte le analisi, chi ne entrava in possesso cosa ne faceva? 
Quali persone avrebbero dovuto prenderne visione? 
Non è interesse anche del Comune venirne a conoscenza ogni volta che si effettuano tali analisi sul territorio?
 
Tutte queste domande attendono risposte da chi avrebbe dovuto tutelare la salute pubblica, la nostra salute. Si deve tutelare la salute pubblica e ridurre l'inquinamento partendo anche dalle decisioni basali: Sistema Rifiuti Zero per cercare di eliminare  le discariche, incentivare il decoro urbano riducendo l'abbandono dei rifiuti, controllo costante della qualità dell'aria e dei terreni di Assèmini, etc.
 
 
La salute pubblica va tutelata in ogni scelta, tutti i giorni, costantemente e non quando ormai è stata già compromessa.