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Dopo il calo degli ultimi anni riprende ad aumentare la pressione fiscale per le piccole e media imprese e gli artigiani italiani. Nel 2016 peso esercitato dal Fisco è rimasto fermo al 60,9%, stesso livello raggiunto l’anno prima quando era calato di ben tre punti sul 2014, ma per quest’anno si prevede un aumento dello 0,3%, toccando il 61,2%. In questa situazione preoccupa particolarmente  la situazione della Sardegna dove – soprattutto a Sassari – l’incidenza del fisco è nettamente superiore alla media italiana. Raggiungendo una pressione del 66,4% (+6% rispetto al 2011). A Sassari un artigiano o un piccolo imprenditore dovranno lavorare otto mesi, dal primo gennaio addirittura al 29 agosto, solo per pagare l’Erario. All’artigiano o piccolo imprenditore sassarese netto delle incombenze tributarie resterà in cassa una parte bassissima del reddito aziendale: su 50mila euro ne rimarranno soltanto 16.809 (-2.981 rispetto al 2011).
 
La provincia sarda in cui si pagano meno tasse continua ad essere Carbonia Iglesias che, grazie al suo triste primato di provincia più povera d’Italia, ha ottenuto numerose agevolazioni fiscali che hanno alleggerito gli imprenditori. I dati, nonostante un leggero peggioramento rispetto allo scorso anno, risultano ancora inferiori rispetto a quelli del 2011. A Carbonia la pressione fiscale è del 55,6% e un piccolo imprenditore o un artigiano devono lavorare fino al 21 luglio per pagare l’Erario. Ad Iglesias invece il peso delle tasse è del 56,7% e per pagare l’Erario bisogna lavorare dal 1° gennaio al 25 luglio.
 
I dati sul carico fiscale delle piccole e medie imprese nelle città sarde sono contenuti nel Rapporto 2017 dell’Osservatorio CNA sulla tassazione della piccola impresa (Comune che vai, Fisco che trovi) curato dal Centro studi e dal Dipartimento politiche fiscali dell’associazione artigiana, che ha misurato e quantificato la pressione fiscale di 135 Comuni italiani (tra cui tutti i capoluoghi di Regione e di Provincia) facendo riferimento ad un’azienda italiana tipo: un'impresa manifatturiera individuale con cinque dipendenti, un laboratorio, un negozio e un reddito di 50 mila euro all'anno. Per questa tipologia di impresa è stato calcolato il Total Tax Rate (cioè il prelievo totale delle amministrazioni pubbliche sul reddito) e sono state determinate le variazioni del carico fiscale dal 2011 al 2017.