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"I dati parlano chiaro, negli ultimi dieci anni in Sardegna i Servizi Veterinari hanno mandato in pensione circa 100 veterinari dipendenti impoverendo la pianta organica, infatti a tutt’oggi, a causa del mancato turnover, su tre servizi veterinari presenti nelle ASSL risultano in organico circa 340 dipendenti a tempo indeterminato, 20 precari e 30 specialisti ambulatoriali" – E' l'accusa di Piero Comandini (PD). 
 
"Dati che potrebbero sembrare non allarmanti se non fosse che questi veterinari devono coprire un territorio molto esteso e spesso di difficile percorrenza – prosegue Comandini – ventiquattromila chilometri quadrati dove si trovano circa 20 mila aziende ovi-caprine, 17 mila suine e 9000 bovine. Ogni tipologia di allevamento che va da quello avicolo all’apicoltura; le industrie lattiero casearie e per ultimo, ma non per questo meno importanti, i tanti stabilimenti di trasformazione del settore della pesca, della carne e avicolo". 
 
"Il tutto aggravato dal fatto che i 340 veterinari impegnati in queste attività, sono spesso sottoposti a ritmi e carico di lavoro non sempre compatibili con l’età – continua – tanto è vero che circa il 50 per cento dei 340 veterinari pubblici in Sardegna supera i 60 anni". 
 
"Nel contesto regionale il settore del patrimonio zootecnico è uno dei cardini principali per lo sviluppo economico, e la veterinaria pubblica assume un’importanza strategica al fine del mantenimento delle qualifiche sanitarie degli allevamenti e quindi delle conseguenti certificazioni dei prodotti ai fini dell’import/export. In questo quadro, a dir poco allarmante – conclude – è assolutamente necessario prevedere un potenziamento delle piante organiche, stabilizzando il personale precario, aumentando le ore di servizio ai veterinari della specialistica già in organico e assumendo quello inserito nelle graduatorie concorsuali in vigore, questo è un principio rimarcato anche dalle recenti normative nazionali (sblocco turnover) e regionali che, prevedono l’avvio di nuove procedure concorsuali previa verifica dell’esaurimento delle graduatorie preesistenti".