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Il Dna geologico delle spiagge del Golfo di Cagliari è stato individuato. Era lo scopo di Tender Neptune (Natural Erosion Prevision Through Use of Numerical Environment), progetto finanziato dalla Regione e realizzato in collaborazione con il team guidato dal professor Sandro Demuro, docente di Morfodinamica e conservazione dei litorali all'Università di Cagliari, e due imprese private. In un'area compresa tra Villa D'Orri e Margine Rosso i ricercatori hanno studiato, catalogato e archiviato 1.200 campioni.

"Avere oggi in custodia la memoria geologica e storica dei sedimenti è indispensabile per qualsiasi azione di ripristino futuro", ha spiegato Demuro alla presentazione dei risultati. Il professore ha anche sottolineato l'importanza della "innovativa collaborazione tra Università e piccole e medie imprese altamente specializzate, che ha consentito un'operatività maggiore".

Restano le sfide future. Una riguarda la comunicazione perché, ha chiarito il docente, "bisogna superare la carenza di conoscenza sui meccanismi elementari di funzionamento delle spiagge tra i fruitori e gli attuali gestori mediante specifici progetti di informazione e formazione".

L'altra di gestione, con l'immediato inserimento di una Authority per ogni spiaggia, cioè "una sorta di direttore dei lavori che abbia le competenze scientifiche naturalistiche necessarie per gestire un ambiente delicatissimo come il sistema spiaggia dove litosfera, atmosfera, biosfera, idrosfera interagiscono con modificazioni ad altissima frequenza e per effetto di usi antropici troppo spesso non compatibili con la conservazione del bene", ha spiegato ancora Demuro. La rettrice Maria Del Zompo si è soffermata sul ruolo dell'Ateneo.

L'attività svolta, infatti, ha consentito la formazione di giovani con altissime competenze sui temi della prevenzione e della gestione dell'erosione costiera con quattro tesi di laurea e due dottorati, e di impiegarli, anche se solo per la durata del progetto, nel mediterranean coastal and marine laboratory "Medcoastlab".

"Facciamo sistema con il territorio – ha commentato Del Zompo – noi formiamo giovani motivati e preparati sui temi dell'ambiente: la nostra offerta formativa è assolutamente competitiva, i nostri corsi di laurea coprono tutti questi argomenti e sviluppano progetti importanti e i nostri gruppi di ricerca sono tra i primi in Europa, da diversi Paesi del mondo vengono in Sardegna a studiare e a fare ricerca per la tesi di laurea". Infine un appello a Regione e Comune: "Abbiamo bisogno che ci dicano cosa vogliono fare. Noi siamo pronti, anche per partecipare ad un grande progetto condiviso".