la-valle-delle-ciliegie-a-burcei-tra-regine-durone-turche

La regina, la nera, le durone classiche e bicolore, rossa e gialla, la turca, le tardive e altre ancora. Mezza dozzina e più di varietà di ciliegie, espressione di uno stesso territorio: la "Valle delle Ciliegie", a Burcei, paese in zona di montagna a 40 km da Cagliari. Un autentico tesoro di biodiversità racchiuso in un luogo d'incanto, naturalmente vocato alla coltivazione di questa prelibatezza di stagione.

Una passione tramandata da generazioni in un territorio dove la coltivazione di questo frutto gustosissimo e ricco di virtù benefiche si é conservata del tutto biologica. I numeri: 75 ettari di terreno coltivato a ciliegie, 20mile piante, due grossi produttori locali. Ma c'è anche un'intera comunità che valorizza questo frutto.

Tutti a Burcei hanno il loro piccolo ciliegeto. Rosse, succose, dolci, belle da vedere, questo sensuale frutto della passione dalla forma arrotondata e che ha ispirato pittori, musicisti, letterati è un fiore all'occhiello per il paese. Per dare impulso e promuovere questo prodotto, il Comune e la Pro Loco organizzano ogni anno a giugno la Sagra che anche quest'anno ha richiamato un gran numero di visitatori.

"Le nostre ciliegie vengono usate per fare sciroppi, tisane, infusi, grappe, marmellate, gelato o per insaporire il coniglio alla cacciatora – spiega Alessandra Lussu, consigliera comunale ed ex presidente della Pro Loco – o anche per creare gli 'Appiconis', un intreccio di ciliegie e i suoi rami che formano un grappolo. Sistemato nei portoncini delle case indicano un punto dove si possono assaggiare". Della ciliegia non si butta niente. Il seme riscaldato può servire per riempire cuscinetti che alleviano i dolori alla cervicale, i peduncoli per benefiche tisane disintossicanti e utili per per migliorare la circolazione. "Ma sono note e molto più numerose le virtù benefiche della ciliegia – conclude Lussu – un'importante risorsa per l'economia che andrebbe maggiormente sostenuta e valorizzata".