I dipendenti dell’Aras sentono la necessità di manifestare tutto il loro disappunto rispetto allo stato dell’arte della propria vertenza. "Dopo nove anni dall’approvazione della legge che riorganizzava il comparto zootecnico e avrebbe dovuto garantire il principio della terzietà con l’indipendenza dalle associazioni di categoria, ad oggi la risposta della politica continua ad essere negativa" – Comunicano le R.S.A. Uila.
"L’incontro con gli Assessori Caria e Spanu del 01 Giugno ha rappresentato l’ennesima fumata nera e ai lavoratori dell’Aras viene negata la possibilità di essere inquadrati all’interno dell’Agenzia Laore – continuano – ricordiamo che l’applicazione della Legge voluta dalla allora maggioranza di centro sinistra e votata da tutto il Consiglio Regionale, è stata più volte richiesta attraverso mozioni e interpellanze di molti Consiglieri regionali fra i quali lo stesso Assessore Caria (Interpellanza 52/A del 2009). Nonostante l’alternarsi delle diverse maggioranze, in questi anni la Legge non ha trovato applicazione e noi lavoratori ci sentiamo presi in giro da una classe politica che non ha il coraggio di dare atto a scelte già effettuate e che preferisce rimandare la soluzione dei problemi".
"Prendiamo atto di quanto comunicato dall’Assessore, ossia dei vincoli posti dalla Legge Madia che limita le assunzioni nel pubblico impiego e ridurrebbe i 270 posti previsti nella pianta organica di Lore in appena 4. Quello che non accettiamo però è che questi limiti non siano esistiti per casi simili come il Consorzio Agrario di Sassari o per i lavoratori di CESIL e Csl entrati all’interno di Aspal a Gennaio 2017: due pesi due misure – e continuano – per questo continueremo a far valere le nostre ragioni e quanto finora abbiamo sostenuto in tutte le sedi opportune".