"La tortura contro i lavoratori portuali di Cagliari continua e non si limita solo a clp. È inutile ricordare che per i lavoratori della compagnia portuale non ci sono stipendi da ormai tre mesi oltre che a 13 e 14 arretrate e tfr mai versato, ma sarebbe già soddisfacente capire perché c'è silenzio tombale su questa problematica da parte delle istituzioni interessate e da parte di tutti i soggetti coinvolti" – E' la denuncia della Segreteria Regionale S.U.L.".
"La crisi al porto di Cagliari non si limita solo a questi lavoratori, ma sembra interessi anche altre aziende con Iterc che per pareggiare i conti di bilancio ha pensato bene di licenziare chi si oppone o si è opposto a logiche repressive sui diritti e sul salario dei lavoratori – e proseguono – una situazione che non può che esplodere in un azione di protesta che si concretizzare martedì prossimo venturo con una manifestazione davanti all'autorità portuale alle ore 10:30 dove i lavoratori ed il sindacato chiederanno l'escussione della fideiussione di Clp a garanzia e tutela dei salari e del tfr mai versato ai lavoratori, il passaggio diretto dei lavoratori clp nella costituenda agenzia del lavoro portuale con tutti i diritti ad oggi acquisiti e la tutela del posto di lavoro dei dipendenti delle altre aziende portuale".
"Anche le famiglie dei portuali Cagliaritani hanno bisogno di certezze e non posso deluderli" – concludono.







