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Fino al 12 giugno Bologna diventa la capitale mondiale delle tematiche ambientali. Una settimana che culminera' con i lavori del G7 Ambiente 2017, e che prevede un contenitore di settanta eventi aperti alla partecipazione di tutti, preambolo dei lavori istituzionali che si aprono domenica 11.

Galletti, l'accordo di Parigi non è negoziabile. "Per quanto riguarda l'Italia e la stragrande maggioranza dei Paesi" di cui alcuni presenti nel G7 "l'accordo di Parigi è irreversibile e non negoziabile". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, incontrando i giornalisti per fare il punto a conclusione della prima giornata di lavori del G7 Ambiente. 
"Abbiamo preso atto della posizione degli Stati Uniti – ha aggiunto Galletti – che vogliono continuare la politica di  riduzione della CO2 anche fuori l'accordo di Parigi. E per quello che rappresentano nel mondo vogliamo mantenere il filo
del dialogo, continuare il dibattito. Questo può essere il risultato del G7". Ad avviso di Galletti, tuttavia, "fuori dall'accordo di Parigi non ci sono gli strumenti per raggiungere gli obiettivi" sulla riduzione di gas a effetto serra. "Per combattere il cambiamento climatico ci vuole omogeneità", ha aggiunto. 
Il ministro – a chi gli chiedeva la differenza fra chi rispetta l'accordo di Parigi e chi non vuole farlo – ha spiegato che l'intesa raggiunta alla Cop21 di Parigi nel 2015 "è un accordo multilaterale globale con interventi coordinati per il raggiungimento degli obiettivi" cosa differente dalle "azioni volontarie", riferendosi a quelle che vogliono fare gli Usa, "che è quello che hanno fatto finora".
La volontà degli Stati europei, ha detto ancora Galletti rispondendo ad una domanda sulla posizione dell'Europa, "è
declinata secondo strumenti vincolanti giuridicamente" che "aumentano la virtuosità". Ad avviso del ministro, "siamo di fronte a un cambiamento economico e ad una transizione culturale che hanno l'ambiente al centro", elencando poi gli altri argomenti di cui si è parlato oggi "dall'Africa alle banche, dalla finanza al rapporto dell'ambiente con economia e sviluppo". Quanto al ruolo della Cina nel portare avanti l'accordo di Parigi, Galletti ha ribadito che "prenderà la leadership di questa sfida con l'Europa e i sei Paesi del G7". 

Unep, 6 Paesi determinati nonostante le scelte degli Usa. "Il principale risultato di questo summit è stata l'assoluta determinazione da parte di tutte le sei nazioni di andare avanti nell'azione sul clima, qualsiasi cosa accada nella Casa Bianca. Nessuno ha la minima tendenza a piegarsi o a svoltare, tutti sono determinati nell'azione necessaria". Lo ha detto il segretario dell'agenzia dell'Onu per il clima, l'Unep, Erik Solheim, parlando alla stampa durante il G7 dell'Ambiente. "Il settore privato, le grandi aziende, anche negli Stati Uniti, ci dicono che sono d'accordo nell'agire – ha proseguito Solheim -. C'è un numero enorme di nuovi posti di lavoro nelle

rinnovabili nella green economy, ci sono un sacco di soldi da fare, molti di più di quanti ci siano nelle fonti fossili".
Secondo il segretario dell'Unep, "c'è una forte determinazione a spostare gli investimenti sulla green economy
verso posti di lavoro migliori, ma servono politiche sociali e formazione continua per muoversi verso questo eccitante futuro".
Quanto alla posizione degli Usa sul clima, ha concluso Solheim, "quello che è molto positivo è che gli Stati Uniti
hanno detto che continueranno ad agire per il cambiamento climatico e il miglioramento della tecnologia".

Ministro Giapponese Yamamoto, non ho trovato Pruitt scettico sul clima. "Non ho trovato una posizione radicalmente scettica sul clima da parte di Scott Pruitt. Si è dimostrato interessato alla riduzione delle emissioni di gas serra. Era il suo primo summit, quindi era molto prudente". Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente giapponese, Koichi Yamamoto, parlando ai giornalisti nel corso del G7 Ambiente. 

Il G7 Ambiente è 'climate neutral', compensa 250 tonnellate di CO2. Il G7 Ambiente nel suo complesso produrrà circa 250 tonnellate di CO2, emissioni derivate da viaggi e disposizioni logistiche. Ma saranno compensate finanziando istallazioni di solare fotovoltaico in Bangladesh, programmi di sviluppo di energia rinnovabile in Pakistan e di distribuzione di lampade illuminazione a basso consumo in Ruanda. Lo fa sapere il ministero dell'Ambiente italiano, che ha fatto il calcolo delle emissioni d'intesa con le Nazioni Unite rilevando che questo G7 è un evento "climate neutral", cioè non aggraverà il bilancio delle emissioni di gas serra. La presidenza italiana del G7, spiega il ministero, "ha infatti adottato delle iniziative di compensazione delle emissioni del vertice ministeriale".
"L'Italia è in prima linea, nell'ambito degli impegni internazionali – ha affermato il ministro Gian Luca Galletti – per promuovere e implementare modelli di sviluppo socio-economico per la tutela del pianeta e per assicurare la
prosperità dell'umanità a lungo termine. Le riunioni dei decisori politici dei paesi più importanti del mondo sono
necessarie per elaborare programmi e visioni comuni, ma dobbiamo anche assicurare che gli eventi stessi siano ambientalmente corretti e non aggravino il bilancio delle emissioni di CO2".
Le emissioni prodotte dal G7 Ambiente saranno compensate "attraverso uno degli strumenti previsti dal protocollo di
Kyoto, sostenendo progetti di crescita economica 'climate friendly' in paesi in via di sviluppo", Bangladesh, Pakistan e
Ruanda.