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"Cagliari un po' come l'Atletico Bilbao: mi ha colpito molto il senso di appartenenza. La società sta utilizzando molti giocatori locali, ma farlo integralmente, ovvio, non è possibile". Lo ha detto il neodirettore sportivo del Cagliari Giovanni Rossi, oggi al Forte Village, nella sua prima uscita con il club rossoblù (anche se l'incarico ufficialmente comincerà a luglio).

"Il Cagliari? Ci ho pensato, non era facile – ha proseguito il dirigente – Cagliari ha una lunga storia: quello che mi ha colpito di più è la progettualità, la voglia di andare avanti. Ho parlato con Giulini del progetto Cagliari, poi ho parlato con il mister, per capire meglio la situazione. Siamo partiti con la volontà di costruire un Cagliari solido, di avere giocatori all'interno di un gruppo che coesistano bene".

I problemi in difesa? "Penso che sia una questione di equilibri", ha tagliato corto Rossi. La partenza di Bruno Alves? "Cerchiamo un giocatore con quel profilo". I giovani? "Credo che in questo momento dobbiamo impostare un lavoro che guardi ai prossimi due-tre anni. Pescando dal nostro settore giovanile, ma anche da altre società. E con un obiettivo: patrimonializzare. Avere, insomma, dei giocatori di proprietà". Concetto ribadito anche dal presidente Giulini.