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Stamani alla Caserma ‘Trieste’ di Iglesias (Ca), sede della Scuola Allievi Carabinieri, 198 allievi (tra cui 20 donne) del 136° Corso hanno conquistato gli ambiti ‘alamari’ dell’Arma al grido ‘Lo giuro’.  Al giuramento, a cui hanno presenziato il Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Carmine Adinolfi (già comandante della Legione Sardegna dal 2007 al 2010), autorità politiche, militari e religiose dell’Isola, suggella la fine della prima fase del corso a coronamento di un duro ed intenso percorso di studi orientato alla formazione etico-professionale del Carabiniere, professionista del comparto sicurezza e legalità, ed all’addestramento tecnico operativo, in aderenza all’evoluzione costante delle attuali tecnologie di prevenzione e contrasto alla criminalità nelle sue variegate espressioni.

 

Il 136° Corso era intitolato alla Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria Carabiniere Vittorio Tassi, fucilato il 17 giugno 1944 a Radicofani (Siena) perché comandante di una banda partigiana da lui stesso organizzata ed autrice di arditi colpi di mano in danno delle forze nazi-fasciste.

 

La cerimonia ha consacrato all’Arma i 198 allievi di cui 20 donne, dei quali 176 provenienti dai reparti dell’Esercito, 18 dai reparti della Marina e 4 dall’Aereonautica, con una fascia di età compresa tra i 21 e 25 anni. La provenienza dei corsisti ha visto una prevalenza da Campania (100), Lazio (41) e Sardegna (25), nonché da Toscana (12), Marche (8), Puglia (11) e Sicilia (1), favorendo nei reparti una amalgama al di là della comunanza d’origine.

 

Quello di questi mesi per gli allievi è stato di intenso impegno per il conseguimento di una condizione che va oltre la percezione di un obbiettivo inteso come mero lavoro, bensì missione al servizio della collettività. I giovani che oggi hanno giurato e ricevuto gli alamari nella Scuola di Iglesias, che dal 1950 ha formato numerose generazioni di militari dell’Arma, si accingono dai primi di luglio ad iniziare il tirocinio pratico della durata di due mesi nelle Stazioni territoriali “per iniziare ad immergersi nel percorso di vita al quale sono stati formati anche sul piano etico, nella tradizione di quelle virtù che da 200 anni assimilano l’Arma dei carabinieri quali custodi della legalità ed interpreti professionalmente da sempre qualificati nel servizio di prossimità alla comunità, sia in patria che nelle missioni all’estero”.

 

Al termine del tirocinio pratico, gli allievi faranno rientro alla Scuola per completare la seconda fase del corso con l’acquisizione di materie prettamente pratiche, per completare gli studi il 19 ottobre e successivamente raggiungere i reparti di destinazione finali.