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Al momento sono 59 i Comuni sardi e una Unione di Comuni che hanno segnalato ad Argea, l'Agenzia per la gestione e l'erogazione degli aiuti in agricoltura della Regione, danni nelle aziende agricole a causa della grave siccità che sta colpendo l'Isola.

Queste segnalazioni, diverse da territorio a territorio, supporteranno la delibera elaborata dagli uffici dell'assessorato dell'Agricoltura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale che sarà trasmessa al Governo una volta approvata dalla Giunta. Argea fa sapere che il numero dei Comuni interessati è in continua crescita e che solo le aziende non servite dalla rete consortile irrigua possono redigere questi report da consegnare poi alle amministrazioni locali. Buona parte dei Comuni che a oggi hanno inviato richiesta per lo stato di calamità sono dislocati nel centro-nord Sardegna.

Si tratta in particolare dei territori della vecchia provincia di Sassari e della Gallura: Sassari, Ozieri, Muros, Banari, Torralba, Ittireddu, Illorai, Usini, Tula, Esporlatu, Alà dei Sardi, Romana, Telti, Martis, Berchidda, Ossi, Bonorva, Luras, Sorso, Palau, Cargeghe, Olmedo, Bulzi, Chiaramonti, Benetutti e l'Unione di Comuni del Villanova (Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria, Romana e Villanova Monteleone). Per la vecchia provincia di Nuoro: Nuoro, Orani, Osidda, Bortigali, Orgosolo, Galtellì, Sarule, Lei, Orune, Borore, Orotelli, Lula, Sorgono, Dualchi e Bitti. Dall'Oristanese: Santu Lussurgiu, Busachi, Riola Sardo, Nughedu Santa Vittoria, Sagama, Magomadas, Sedilo, Gonnosnò e Allai. Dal sud Sardegna: Dolianova, Teulada, Seulo, Gesturi, Guamaggiore, Orroli, Gonnosfanadiga, Goni, Villamar e Las Plassas.