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Sono stati 61.718 i provvedimenti di sfratto emessi in Italia nel 2016 (in calo del 4,6% sul 2015), ma di questi ben 54.829 sono dovuti per la quasi totalità a morosità o in parte residua ad altra causa (l'88,8% a fronte dell'88,2% del 2015): un fenomeno "sempre preoccupante".

 E' quanto rileva il IX Rapporto Uil sulle Politiche abitative, realizzato dal servizio Aree urbane casa, sulla base di dati del ministero dell'Interno – Ufficio centrale di statistica. Guardando gli sfratti nelle città capoluogo di regione, Roma registra il più alto numero di procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo, pari a 5.580 (5.025 per morosità), seguita da Torino (2.526, di cui 2.374 per morosità) e Napoli (1.968, di cui 1.676 per morosità), mentre Catanzaro non ha visto presentare alcuna richiesta.

Se si analizza la consistenza della causale "morosità" sul numero di sfratti emessi, emerge che a L'Aquila, Campobasso e Potenza, questa ha inciso per il 100%. "Occorre mettere al centro delle scelte politiche l'emergenza abitativa", afferma il segretario confederale Uil Guglielmo Loy.