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"I tesori che punteggiano capillarmente la nostra penisola rappresentano una risorsa inestimabile che va custodita, valorizzata e integrata con progettualità che ne rendano permanente la vita e con innovativi percorsi di sviluppo del turismo culturale". Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto la seconda giornata della 17/a Assemblea nazionale dei Borghi ospitata nel Castello dei Doria, a Castelsardo (Sassari).

E i dati forniti dall'Istat relativi al 2015 (quelli del 2016 saranno disponibili solo tra qualche settimana) confermano l'espansione turistica dei borghi e la loro appetibilità soprattutto per gli stranieri, che scelgono i piccoli centri perché trovano storia e arte, rapporti umani e tranquillità. Fabrizio Maria Arosio dell'Istat ha presentato i numeri specifici sui borghi più belli d'Italia che sono il 4% dei Comuni italiani ma ospitano 1.810.000 abitanti pari all'1,8% del totale nazionale. I borghi hanno aumentato del 4% gli esercizi ricettivi e hanno fatto registrare il +3,6% dei posti letto. Per quanto riguarda i turisti, gli arrivi nel 2015 sono stati 2,9 milioni e le presenze 10,6 milioni. Significative le cifre relative agli stranieri: tra arrivi e presenze la crescita oscilla tra 2 e 3 punti in più di percentuale.

La Sardegna è tra le regioni con le permanenze medie maggiori, insieme ad altre regioni, tra le quali Puglia, Trentino Alto Adige, Veneto e Campania. "Siamo partiti con 13 sindaci come soci fondatori e oggi siamo arrivati a 271", ha detto il direttore Umberto Forte. "I borghi sono una scommessa per l'Italia ancora tutta da giocare – ha sottolineato la sottosegretaria al Turismo Dorina Bianchi – l'anno dedicato ai borghi è solo l'inizio, un punto di partenza per un importante percorso di valorizzazione di tutto il territorio che porterà l'Italia da meta più desiderata a meta più visitata". 

"Anche in Sardegna i borghi possono essere motore di sviluppo, come già sono in altre Regioni italiane. Sono infatti il modello di uno sviluppo turistico sostenibile e possibile nel quale la Regione crede". Lo ha detto oggi a Castelsardo l'assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, intervenuta all'apertura della sessione plenaria della 17/a Assemblea nazionale dell'associazione "I Borghi più belli d'Italia". L'assemblea si è aperta coi saluti del sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, del presidente Fiorello Primi, del sottosegretario con delega al turismo Dorina Bianchi e di Raul Ortiz, rappresentante della rete dei borghi spagnoli.

"La crescita del segmento turistico legato ai borghi – ha detto l'esponente della Giunta Pigliaru – ci dice che dobbiamo ripartire dai luoghi vivi, dove il patrimonio architettonico e culturale convivono in armonia con chi li abita. Sono soprattutto le persone infatti a conferire a queste località la dimensione esperienziale che i viaggiatori oggi cercano. I "borghi più belli d'Italia" sono dunque il modello di un turismo sostenibile e di qualità, che in Sardegna, insieme alle altre offerte legate ai cammini, al benessere e all'outdoor, può affermarsi come complementare al balneare e rafforzare i mesi di spalla a quelli estivi". L'esperienza de "I borghi più belli d'Italia" nasce dal basso e questo è un aspetto molto importante, secondo la titolare del Turismo.

"Nei piccoli Comuni – ha sottolineato – ci sono potenzialità e progettualità che diventano strategiche anche a livello regionale. Il ruolo delle Regioni, e in particolare della nostra, è quello di aiutare i sindaci e i Comuni a dialogare tra loro e supportarli nella definizione dell'offerta. Lo stiamo facendo qui in Sardegna, perché i progetti legati ai "borghi più belli d'italia" costituiscono buone pratiche, non solo turistiche, che possiamo prendere come riferimento per paesi e città che non hanno grandi attrattive architettoniche e ambientali ma possono avere un ruolo complementare ed entrare in rete con gli altri grazie, per esempio, alle loro produzioni. La sfida è contrastare lo spopolamento delle zone interne e possiamo farlo con la rivitalizzazione e la valorizzazione dei piccoli Comuni".