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In Sardegna l'emergenza siccità riguarda più che altro le grandi colture non irrigue e gli allevamenti zootecnici.

Lo hanno chiarito oggi l'assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, e l'amministratore unico di Enas, Giovanni Sistu, che assieme al governatore Francesco Pigliaru hanno presentato un piano di interventi da 50 milioni di euro sulle dighe sarde. In particolare – hanno fatto sapere – la mancanza di piogge unita alle gelate dell'inverno scorso che hanno distrutto il foraggio è stato il motivo per cui la Regione ha potuto chiedere al ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, lo stato di calamità naturale.

"Le situazioni di maggiore criticità – ha dichiarato Sistu – sono riscontrabili nella Nurra, nel Sulcis, e nella zona di Posada". Tuttavia, ha precisato – l'uso di acqua potabile è garantito per tutto l'anno e per tutta l'Isola, e non è prevista alcuna restrizione".