Partirà da Napoli e dai Campi Flegrei, ''che si stanno lentamente abbassando'', il nuovo viaggio estivo di Mario Tozzi con ''Fuori Luogo'', terza edizione del programma di divulgazione scientifica che torna su Rai1, dal 3 luglio, in seconda serata.
''Saranno 10 puntate ancora sul rapporto tra uomo e territorio e su come la storia del territorio abbia cambiato la storia dell'uomo'', racconta Tozzi, in partenza da La Maddalena dove ha appena finito di girare una puntata sull'arcipelago sardo, tra l'acqua turchese delle coste, le pinete marine di Caprera e la spiaggia rosa di Budelli.
''In particolare – prosegue – il nodo quest'anno sarà l'arrivo dell'estate e l'impatto del turismo di massa su certi luoghi. Qui a La Maddalena racconteremo del granito, le impostazioni delle servitù militari e l'uscita fuori da tutto questo, con un uso, forse, improprio delle grandi opere. Si va dal G8 ad altre follie come il progetto del tunnel di collegamento tra La Maddalena e Palau: un'opera, privata, da 150 milioni di euro, che personalmente considero una iattura vera, con tutto quello che comporterebbe. E che a quest'isola non serve: è bella così com'è. Le persone cercano proprio queste atmosfere, il fatto che sia un'isola, che si possa ancora andare a cercare le calette a piedi. Qui si deve puntare su un turismo di qualità, quello che fa tornare le persone. Quando invece hai troppe autovetture e infrastrutture, perdi la magia, la gente va via in fretta e non torna volentieri''.
Per raccontare l'impatto del turismo di massa, ''Fuori luogo'' sarà poi ''alle Cinque Terre, dove – dice Tozzi – devono imporre il numero chiuso sui sentieri, perché altrimenti crollano o diventano pericolosi. Ma andremo anche fuori dall'Italia, in Grecia a Santorini, un'isola bellissima dove però le grandi navi e l'aeroporto portano decine di migliaia di turisti. E si finisce ore in fila per il tramonto, senza neanche riuscire a vederlo''. E ancora, ''Torino, tra l'industrializzazione degli anni passati e il rilancio futuro. Andremo poi a vedere che succede con il petrolio nei giacimenti italiani in Lucania e torneremo sui luoghi del terremoto un anno dopo''.