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Ecco un caso eclatante di conduttura colabrodo:
Lo sentiamo ripetere come un mantra dai media: la Sardegna è afflitta da una grave crisi di siccità. 
Indubbiamente non piove da tempo e sicuramente in questo incide anche il cambiamento climatico, ma altrettanto indubbio è che la Regione Sardegna e il Gestore Unico idrico ad essa legata non sono in grado di gestire al meglio le risorse di cui disponiamo. 
Anzi, la situazione è disastrosa perché la rete delle condutture idriche è un vero e proprio colabrodo. Lo scorso anno l’Istat aveva denunciato che in Sardegna si arriva a perdere il 60% d’acqua a fronte di una media dello stato del 38% (già di per sé alta).
 
A ciò si aggiungono numerose altre perdite di altri enti. L’ultimo in ordine di tempo dall’imprenditore Alessandro Sorrentino che sui social ha invocato che qualcuno raccogliesse l’appello. Infatti una conduttura (alcuni utenti del territorio hanno segnalato che si tratta di un tubo ponte del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna) perde da diverso tempo. Secondo i primi sondaggi ci risulta che non è solo uno spreco d’acqua, perché l’acqua viene pompata dalla diga Enel di Castel Doria, quindi è uno spreco anche di energia elettrica.
 
Ci auguriamo che i responsabili della conduttura riparino presto il danno perché l’acqua e l’energia sono un bene prezioso che non possiamo permetterci di sprecare, soprattutto in questa stagione.