Assemblee dei lavoratori fino al 3 luglio, nei call center di Cagliari, Palermo, Roma e Genova per vagliare sull'ipotesi di accordo, raggiunta tra azienda e sindacati ieri, per la cessione a Comdata del servizio di customer care del 133 di Wind Tre che occupa circa 916 operatori nei quattro siti.
"Con la stipula dell'ipotesi di accordo si vogliono garantire tutti i livelli occupazionali, le clausole sociali – dice Tania D'Agostino segretario organizzativo Fistel Cisl Sicilia e Rsu di Wind Tre – che legano questa commessa al lavoratore e non alla compagnia appaltante; il passaggio dei lavoratori part time da 4 a 6 ore giornaliere e l'accesso al fondo di solidarietà". "La Fistel ritiene di fondamentale importanza aver previsto tali termini di accordo che, in un momento di grande confusione per i lavoratori, divengono elementi di tutela per i diritti già acquisiti qualunque sia l'evoluzione dell'eventuale processo di esternalizzazione di cui, comunque, non condividiamo la strategia industriale di Wind Tre".
Dal 5 luglio scatterà il passaggio dei lavoratori a Comdata. "Pur fortemente contrariati per quanto sta avvenendo – continua la sindacalista – riteniamo che le clausole previste servano a legare il lavoro al lavoratore, mantenedo saldo l'ambito territoriale per i prossimi 7 anni con le opportune garanzie anche nel caso di recesso anticipato di una delle parti". I lavoratori potranno accedere al fondo di solidarietà di Wind Tre, manterranno il ticket restaurant dal valore di 6 euro, verranno garantite anche le sedi di lavoro e le ferie già maturate.