Nella giornata di ieri, 28 giugno, l'Onorevole Francesco Saverio Romano, ex Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e oggi membro della Camera dei Deputati, ha presentato un'interrogazione al Ministro di Grazia e Giustizia in relazione alla situazione di Doddore Meloni.
"Premesso che la notizia pubblicata recentemente da numerosi quotidiani e siti web della Sardegna, dell’indipendentista Doddore Meloni, in sciopero della fame da quasi due mesi, (da quando è finito in carcere a Cagliari – Uta per reati fiscali) a giudizio dell’interrogante, desta sconcerto e preoccupazione per come, per alcune vicende esista, nel rapporto tra Stato e cittadino, un’evidente indifferenza tra le istituzioni e i cittadini, allorquando vicende umane come la presente, rischiano di determinare gravissime conseguenze sulla salute umana" – Specifica Romano.
"Il leader del movimento indipendentista Meris, rileva il quotidiano web: 'cagliaripad.it', che è stato peraltro ricoverato in ospedale a Cagliari ed è stato subito dimesso per essere riportato nuovamente in carcere, è sostenuto anche dall’europarlamentare della Lega Nord, Borghezio, il quale con una lettera aperta al Ministro interrogato e al Presidente della Repubblica, ha denunciato l’incredibile vicenda, chiedendo un intervento urgente sul caso Meloni – e prosegue – a parere dell’interrogante, stante le condizioni di salute del predetto, che risultano recentemente particolarmente aggravate, risulta urgente e necessario un intervento del Ministro interrogato, in grado di verificare con esattezza, lo stato di salute del diretto interessato e conseguentemente, provvedere affinché possa consentire il proseguimento dell’assistenza medica al di fuori del carcere cagliaritano e al contempo, verificare l’esatta proporzione tra il reato da egli eventualmente commesso e la pena carceraria ad egli inflitta, che, per come appare descritta, risulta evidentemente squilibrata".
"Chiedo al Ministro quali valutazioni intenda esprimere con riferimento alla drammatica vicenda, se, conseguentemente, non intenda valutare se esistano i presupposti per inviare ispettori ministeriali presso il carcere di Uta e assumere ogni altra iniziativa di propria competenza utile a salvaguardare la vita di Doddore Meloni e se infine – conclude l'Onorevole – non intenda verificare come operano le strutture sanitarie del carcere e se le stesse siano adeguate al caso".