La Rete Sarda Sanità Pubblica scrive alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin per denunciare "lo sgretolamento" del settore minacciato dalla privatizzazione: la punta dell'iceberg, dicono, è la chiusura del punto nascita dell'ospedale Merlo di La Maddalena. Da qui la richiesta urgente di un incontro.
"Il problema di La Maddalena, è lo stesso di tutti i punti nascita che volete sopprimere in Sardegna e degli ospedali dei nostri territori a rischio di declassamento e di chiusura – si legge nella lettera aperta – La Rete Sarda Sanità Pubblica non intende subire passivamente l'ennesima discriminazione contro le nostre comunità, auspica di incontrarLa per un confronto leale e chiarificatore sul diritto inalienabile alla Salute anche per i sardi".
Secondo l'associazione, le politiche nazionali in materia sanitaria "stanno creando un grande subbuglio in Sardegna. Le lotte in tutti i territori per la difesa degli ospedali e del sistema sanitario pubblico e la rinuncia al proprio mandato da parte del sindaco di La Maddalena dovrebbero indurla a riflettere, se non altro, di fronte ad un sintomo di cedimento dell'apparato dello Stato".
"Lo sviluppo demografico nella nostra Isola – ricorda la Rete – è passato da 3,8 figli per donna nel 1952 a 1,1 nel 2015, con un tasso di natalità sotto il 7 per mille e un indice di mortalità che supera il 9 per mille. Quando i decessi superano le nascite, come avviene in 304 comuni sardi su 377, l'indice di spopolamento è così drammatico da richiedere ad una classe politica responsabile un approfondimento urgente sulle cause e interventi adeguati per arginare il rischio che il popolo sardo si estingua".