Bisognerà aspettare ancora per essere certi che la salma ritrovata a Madrid sia di Giovanni Cogoni, allontanatosi volontariamente dalla famiglia settimane fa. L'avvocato Piscitelli, legale della moglie e della figlia dello scomparso, lo ha comunicato attraverso un messaggio su Facebook.
"Le mie assistite – spiega l'avvocato – non hanno ancora potuto procedere ad alcun riconoscimento della salma presumibilmente corrispondente al loro congiunto per cui qualsiasi informazione diversa deve ritenersi inattendibile".
Cogoni sembra si fosse allontanato volontariamente dalla famiglia e nonostante il disperato appello della figlia su Facebook aveva fatto perdere le sue tracce. Dopo poche ore la sua auto era stata ritrovata in via Catalani a Cagliari, con il gps che indicava il percorso effettuato da casa sua fino a quella via centrale, e dov'era parcheggiata con le chiavi inserite e il cellulare sotto il sedile.
Cogoni si sarebbe imbarcato la stessa mattina per l’estero all’aeroporto di Elmas, come ha spiegato l’avvocato della famiglia, sostenendo che le ricerche in Italia dovevano considerarsi interrotte. Poi in questi giorni la notizia della sua morte, a Madrid, seppur non confermata ufficialmente dalle forze di polizia. I familiari sono infatti partiti per la capitale spagnola per il riconoscimento, che ancora non è avvenuto.
"Il proseguire – avverte però Pisciitelli – su questa corsa allo "scoop" ha danneggiato e continua a danneggiare la privacy e la dignità di una famiglia come anche il pubblicare notizie prima di averne accertato l'attendibilità. Il danno morale causato nel far apprendere ad una minore notizie gravi e scioccanti sul proprio genitore prima di avere certezze e soprattutto privando l'unica avente diritto a decidere tempi e modalità di tale apprendimento, è incalcolabile e ricade sulla coscienza dei responsabili"