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Campagna attaccata dal caldo, dalla siccità. Ma anche da una crisi di liquidità che porta al rischio di chiusura tante aziende sarde.

Lo hanno denunciato in una conferenza stampa Confagricoltura, Cia Sardegna e Copagri, aderenti ad Agrinsieme. Per questo la richiesta finirà nelle mani dell'assessore regionale dell'Agricoltura Pierluigi Caria: convocazione urgente del tavolo agricolo aperto a tutte le organizzazioni di categoria. Un appello girato anche al presidente della Regione Francesco Pigliaru. "Una situazione insopportabile – attacca Luca Sanna, presidente di Confagricoltura – soprattutto per il sostegno al reddito alle aziende e per il Psr: abbiamo dei problemi enormi. Ci sono migliaia di domande che ancora non hanno risposte tra vecchie e nuove misure. E per carità non si dica più che l'agricoltura vive di assistenza". La lista delle criticità presentata dalle organizzazioni è molto lunga: risorse non spese per diverse decine di milioni, ritardi dei pagamenti Pac e Psr, rapporto complicato con i sistemi informatici agricoli con migliaia di domande bloccate.

Nel mirino la "debolezza della struttura amministrativa agricola regionale". E poi ci sono i guai che arrivano dall'economia, dal mercato e dalla natura. Dal crollo del prezzo dei cereali e del latte, sino alle calamità e alla crisi idrica per l'irrigazione. "Gli investimenti dove sono? – chiede Ignazio Cirronis, presidente di Copagri – Anche l'assessore regionale può fare qualcosa per smuovere la situazione a livello ministeriale. Se non dovessero arrivare risultati e soluzioni la mobilitazione salirà di livello". "I tempi non sono a nostro favore – spiega Martino Scanu, presidente di Cia – siamo in piena emergenza. In questi giorni di alte temperature le campagne stanno soffrendo. Siamo preoccupati per il presente ma anche per l'immediato futuro".