Le Rocce Rosse della costa ogliastrina, monumento naturale, tornano ad essere scenario d'eccellenza per la grande musica.
Sarà il progressive rock degli Yes a dare il la alla 26/a edizione di Rocce Rosse Blues, che conta tra gli ospiti Goran Bregovic, Vinicio Capossela e Stefano Bollani. Il festival si apre il 22 luglio nel piazzale degli scogli di Arbatax, frazione turistica di Tortolì, e prosegue fino al 6 agosto con otto appuntamenti tra rock, blues e jazz.
La storica band britannica si presenta con una formazione eccezionale, vere e proprie icone mondiali della musica: il cantante Jon Anderson, il tastierista e compositore Rick Wakeman e il chitarrista Trevor Rabin. E' l'ultima tappa italiana del tour di questa reunion, dopo Roma (17 luglio) e Schio (19 luglio). Goran Bregovic è invece atteso il 30 luglio accompagnato dalla storica formazione, la Wedding & Funeral Band. Per una giornata, l'1 agosto, risuoneranno le note del blues made in Sardinia con Andrea Cubeddu, i Don Leone e i King Howl. Il 3 agosto arriva l'eclettico Vinicio Capossela, accompagnato da un chitarrista del calibro di Marc Ribot. Ancora il blues è protagonista il 4 con Fabrizio Poggi e Guy Davis, preceduti dall'Ima Blues Band, formazione tricolore che affonda le radici nel blues più classico. Il 5 è la volta di Stefano Bollani, piano solo. Il 6 agosto la "chaunteuse" romana Chiara Civello presenta "Eclipse" la sua ultima fatica. Rocce Rosse avrà una coda a Osini, in provincia di Nuoro, dove l'11 agosto si esibirà il sassofonista Gavino Murgia.
"Rocce Rosse Blues è occasione per conoscere le bellezze del territorio tra natura, con le sue coste incantevoli e i tacchi, arte e archeologia – spiega Tito Loi, direttore artistico – abbiamo ripristinato il Trenino Blues che ogni giorno dal 30 luglio al 5 agosto parte da Arbatax e giunge alla stazione di Gairo Taquisara". Sono previste visite e escursioni al passo di San Giorgio a Osini, alla cantina di Jerzu, alla cooperativa tessile artigianale di Su Marmuri, e ancora alla Stazione dell'Arte di Maria Lai a Ulassai e ai famosi "tacchi", meta di free climber da tutto il mondo.