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Il cuore del leader indipendentista sardo Doddore Meloni, 74 anni di Terralba (Oristano), ha smesso di battere alle 9 di stamattina. Dopo 66 giorni di sciopero della fame ostinatamente portato avanti, la morte di Meloni era stata drammaticamente e a più riprese annunciata dal suo legale, l'avvocata Cristina Puddu, che aveva inutilmente sollecitato l'amministrazione giudiziaria e le autorità sanitarie nazionali e regionali a fare tutto il possibile e tutto il necessario per salvargli la vita. 
 
Una prima istanza perché potesse scontare agli arresti domiciliari per gravi motivi di salute le condanne definitive per le quali era finito in carcere era stata respinta dal magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Cagliari, che aveva ritenuto invece le sue condizioni di salute compatibili con la detenzione in carcere. 
 
La seconda non ha mai avuto risposta. Doddore Meloni era stato arrestato la mattina del 28 aprile scorso dai Carabinieri di Oristano, che lo avevano inseguito a sirene spiegate e poi bloccato sulla Statale 292 a 300 metri dalla casa circondariale di Massama dove intendeva costituirsi come aveva pubblicamente annunciato qualche giorno prima.