"Noi crediamo che gli hotspot debbano essere fatti in Libia e che ci debba essere un blocco davanti a porti libici con la presenza delle nostre navi che prendono i barconi appena salpati e li riportano indietro, perché quando gli immigrati vengono in Italia la situazione diventa ingestibile".
E' la proposta del segretario del Movimento nazionale per la Sovranità Gianni Alemanno, a Cagliari per presentare il nuovo soggetto politico in campo da tre mesi. "Lo abbiamo visto anche ieri quando il ministro Minniti è intervenuto in Parlamento e ha detto con molta chiarezza che ci deve essere un'inversione di atteggiamento: non ha presentato soluzioni concrete ma ha dato ragione alle nostre tesi – spiega Alemanno – Dall'immigrazione emerge più l'aspetto del fenomeno criminale che quello umanitario.
C'è un traffico di uomini che va bloccato nei porti di partenza. Nel momento in cui la Francia chiude i porti, e non ha vinto la Le Pen ma Macron, e l'Austria mette i carri armati, e non ha vinto il nazionalista, dobbiamo fare un'opera di contrasto anche unilateralmente. Se però ci aiuta l'Europa è meglio: in 15 giorni fermeremmo questi flussi".