Dal Joint Innovation Center Huawei di Pula (Cagliari) le nuove tecnologie di crowd detecting per la gestione in sicurezza, tramite conteggio e monitoraggio continuo, delle folle negli spazi aperti delle città. La sperimentazione di questa tecnologia di ultimissima generazione nella sede del centro di ricerca Crs4 è già in corso all'interno del progetto sulle smart city. Il crowd detecting, ovvero il riconoscimento anonimo e dinamico del numero di soggetti presenti in un determinato spazio, si affianca ad un progetto parallelo della rete e-LTE per il riconoscimento facciale e comportamentale di soggetti potenzialmente pericolosi, segnalati attraverso fotografie caricate su un database.
"E' un argomento di grande attualità in questo periodo, non solo a livello nazionale con i fatti di Torino ma anche qui in Sardegna, penso all'Ardia di Sedilo, che proprio per ragioni di sicurezza legate all'affollamento rischiava addirittura di saltare – spiega l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci -. Allora la Regione ha chiesto ai tecnici di Crs4 e Huawei di mettersi subito al lavoro per far diventare la messa a punto di questa tecnologia una priorità assoluta.
Con l'ordinanza del capo della Polizia Gabrielli che impedisce l'organizzazione di grandi eventi senza tutte le opportune garanzie, le regole sono diventate più restrittive – osserva – e grazie alle competenze disponibili a Pula, siamo pronti a dotare piazze e spazi aperti delle tecnologie di ultima generazione necessarie a garantire controllo e sicurezza, esportandole anche fuori dalla Sardegna". Per la presidente del Crs4, Annalisa Bonfiglio "un'altra importante sfida per il Crs4 è quella di mettere a disposizione dei cittadini, alta tecnologia per garantire, non solo massima sicurezza ma servizi all'avanguardia rispettosi della privacy delle persone".