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È tutto pronto a Sassari per il Sardegna Pride, il grande corteo che conclude la serie di eventi itineranti che ha attraversato l'isola in nome dei diritti e della libertà sessuale.

La partenza è per domani alle 19 da via Venezia: i carri attraverseranno via Napoli, via Amendola, viale Italia, viale regina Margherita, via Asproni e via Roma per arrivare in piazza d'Italia alle 21.30. Lì interverranno le associazioni promotrici, il sindaco Nicola Sanna, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e il senatore Luigi Manconi.

Ad inizio corteo le "Tambure battenti", collettiva femminile che si farà sentire a colpi di tamburo. Dietro lo striscione ufficiale del Sardegna Pride la delegazione dalle miniere di Nuraxi Figus e i rappresentanti del Brescia Pride, evento gemellato. Il primo carro sarà quello del Movimento omosessuale sardo, che organizza l'evento. A seguire noiDonne2005, Alisso, Franco Mura onlus e Famiglie Arcobaleno, che si batte per il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali. La Flc Cgil e la Cgil Nuovi Diritti sfileranno con un loro carro seguiti da Akos, associazione contro la prostituzione schiavizzata, Amnesty International ed Emergency. E ancora Arc, che ha curato la scorsa edizione a Cagliari, Zoe – Progetto antispecista, Voce Amica, La Gabbianella, Arci Carbonia, "Futur'ama", dedicato alle nuove famiglie, Eventz/True Colors, allestito dagli studenti del liceo artistico di Sassari.

Per finire le associazioni che hanno aderito, fra cui Arci, Irs, Chiesa pastafariana italiana, Rifondazione comunista, Rete dei Genitori Rainbow, Circolo Mario Mieli di Roma, Udu, Radicali italiani, Libe.r.u. e A Foras. In piazza il concerto con Moses Concas, Claudia Crabuzza, Giuliano Rassu, MowMan, Las Flores e 3Minds. Il Sardegna Pride si concluderà al Milano 26 con una grande festa di autofinanziamento.