legge-elettorale-agus-respinge-critiche-e-ultimatum-heminas

"Credo che chiunque abbia scritto il comunicato a nome dell'associazione Heminas, nella cui elaborazione sicuramente non sono state coinvolte le iscritte e attiviste dell'associazione tantomeno quelle che ricoprono importanti incarichi istituzionali, lo abbia fatto per ragioni diverse rispetto a quelle legate alla volontà di accelerare l'approvazione del testo della legge".

Così il presidente della Commissione Riforme del Consiglio regionale, Francesco Agus (Cp), rimanda al mittente critiche e ultimatum della rete Heminas. "Lo credo perché mai come stavolta è stato sbagliato bersaglio, oltre che toni. Chiunque abbia scritto il comunicato dovrebbe come minimo sapere che il presidente della I Commissione non ha il potere, da solo, di approvare in commissione proposte di legge – attacca Agus – Nel merito della questione il cosiddetto stralcio della norma sulla doppia preferenza di genere è stato inserito nella programmazione bimestrale delle Commissione su mia proposta ed è all'ordine del giorno della prima commissione da diverso tempo, almeno da quando la sottocommissione da me presieduta ha suggerito questa strada come via per la modifica della legge elettorale. Non è mia intenzione rimuoverlo dall'odg, anzi, non mi stancherò di cercare la sintesi necessaria a approvarlo celermente".

Agus, che rimarca la sua posizione a favore della doppia preferenza di genere, non nasconde però che ci siano alcuni problemi. "Le due proposte non sono ancora state discusse, non è un mistero, perché i due partiti numericamente più importanti in Consiglio hanno chiesto di poter approfondire al loro interno la discussione: Forza Italia, che ha ufficializzato nella seduta di ieri la proposta di rimuovere la discussione i due progetti di legge dall'ordine del giorno per discutere nel suo complesso la legge elettorale. E il Partito Democratico, nel cui gruppo – conclude Agus – è presente chi crede che si debba ragionare su un sistema di tipo maggioritario, in cui ugualmente non sono del tutto sopite le richieste di modifica strutturale del testo di legge".