Efisio Marras, figlio d'arte per via del celebre padre, lo stilista Antonio, ha voluto come protagonista del suo debutto nella moda una ribelle bad girl, una sorta di eroina punk a metà strada tra i fumetti manga di Masamune Shirow e la Mathilda Lando del film "Leon: The professional", di Luc Besson. E' lei la fonte d'ispirazione della nuova collezione I'M Isola Marras disegnata da Efisio, che ha scelto come trampolino Roma, come avvenne nel 1992 per papà con Piano piano Dolce Carlotta. Dopo la presentazione alla stampa in un talk show da Coin Excelsior animato da Geppi Cucciari e dallo scrittore Ivan Cotroneo, sesta edizione di Affari di famiglia, focus di Altaroma e del multistore di lusso sui giovani designer e sul ricambio generazionale, la linea contemporary del gruppo diretta dal 24enne Efisio sfilerà al Guido Reni District.
"Sono stato un figlio ribelle – confessa Efisio – ma poi è scattato qualcosa in me". "Diceva che suo padre era un finanziere con lo stesso cognome, mi rinnegava – ricorda Antonio – contestava qualsiasi cosa. Poi mi ha chiesto di andare a studiare fotografia a Parigi, alla Parsons School of Design e alla Central St. Martins di Londra. Figurati l'ho mandato subito. Io sono nato ad Alghero, un'isola nell'isola dove ancora si parla catalano. Sono diplomato in ragioneria e il mio incontro con la moda è stato casuale. Ma Efisio è tornato e mi stava aiutando a preparare le due linee. Ho notato che se la cavava e quando una giornalista mi ha chiesto qualcosa su I'M Isola Marras gli ho risposto che la prossima collezione l'avrebbe firmata lui". Quindi un brusco passaggio del testimone in casa Marras che però mantiene saldo il valore delle radici, delle origini. "Anche se la Sardegna rimane casa mia, i confini nel mondo non esistono più e ho amici che vengono da tutte le isole del mondo. Stasera saranno in pedana con me assieme ai modelli" rivela Efisio.
Nelle vetrine di Coin Excelsior intanto dominano i capi di papà Antonio, espressione del connubio tra narrazione, tecnologia e manufatto made in Italy. Il debutto della collezione di Efisio è un evento importante per Altaroma che ribadisce così il suo ruolo di piattaforma di lancio delle nuove generazioni di designer. Le figure femminili che hanno ispirato la collezione sono dunque Mathilda Lando, eroina del noto film Leon: The Professional, di Besson e i manga. Silhouette androgine ma giocose si combinano a strutture dai dettagli netti. Capi romantici incontrano l'estetica punk. Ci sono i bomber in tessuto d'argento traforato, gli scarponi da combattimento abbinati senza attrito alle camicie a righe, shorts, damaschi lussuosi e stampe floreali. Sfila anche l'uomo con pochi pezzi ma decisi, in tessuti crudi e una linea tra lo street style e il grunge: drill di cotone trattato con taglio vivo, popeline stropicciato su modello classico, jersey, felpe e nastri con logo. Poi capi unisex come la canottiera a costine, simbolo di uno stile giovane e ribelle, tanta maglieria e T-shirt. "Papà ha visto la collezione quando era finita. Non si è intromesso. La mia è una sfida stilistica con lui. Faccio una linea opposta alla sua che ha bisogno invece di teatro, poesia, arte. Certo sono cresciuto respirando la sua moda colta e amo i tessuti stampati che lui ha utilizzato ma voglio fare un'altra cosa. Voglio essere diverso e forse l'obiettivo più grande che mi devo porre e' quello di trovare un dialogo con mio padre". Efisio Rocco è il primogenito del couturier, suo fratello Leonardo ha 18 anni. Anche la madre Patrizia lavora in azienda.