A oltre quarant'anni dal ritrovamento di oltre 5mila frammenti nella necropoli di Cabras, i Giganti di Mont'e Prama tengono ancora banco. Scoperte nel 1974 ed esposte al pubblico per la prima volta nel 2014, le statue di arenaria sono oggetto di indagini scientifiche e di dibattiti al confine tra storia e mito. I Giganti saranno al centro del confronto di sabato 15 luglio alle 18.30 nel Museo della Tonnara di Stintino, dove sarà presentato "I riti della morte e del culto di Monte Prama – Atti dei Convegni Lincei".
Volendo porre l'accento sul mito, gli organizzatori hanno pensato di presentare nell'occasione "Il sonno con gli eroi – Il mistero di Zigantes tra Mont'e Prama e Stintino", il romanzo di Rodolfo Negri in cui due esperti bioarcheologi, per risolvere il mistero di Mont'e Prama, si affidano alla sensibilità di una donna fuori dal comune. Interverranno Attilio Mastino, storico, epigrafista, ex rettore dell'Università di Sassari, Raimondo Zucca, archeologo, co-direttore degli scavi del 2014, e Luca Bondioli, direttore della sezione di bio-archeologia al "Museo delle Civiltà Luigi Pigorini" di Roma.
Ci sarà lo scrittore inglese Edward Burman, che parlerà di "I Greci in Cina e Sardegna?" e ripercorrerà la scoperta dei Guerrieri di terracotta e della dinastia Qin, ponendo l'accento sull'influenza greco-orientale nella rappresentazione della figura umana nelle terrecotte di Xi'an e sui miti classici a Occidente. "Il Museo della Tonnara di Stintino si conferma luogo di divulgazione scientifica", dice Esmeralda Ughi, curatrice del Mut. "Per il secondo anno consecutivo parliamo dei Giganti di Mont'e Prama – conclude – ma stavolta si sconfina nel mito, sottolineando il fascino di queste statue simbolo della civiltà nuragica".







