Una struttura lunga 35 metri, larga 18 e alta sette in cemento armato che sorge a Monte Mixi, nel triangolo via Rockefeller-viale Campioni D'Italia-via Pessagno. In tutto circa 1000 metri quadrati che, nei primi anni Ottanta, hanno ospitato l'aula bunker per il maxi processo contro l'Anonima sequestri, e che oggi diventeranno il palazzetto comunale per la pratica della boxe.
È qui che ha posato gli occhi l'amministrazione comunale che oggi, con l'assessore allo Sport Yuri Marcialis, ha presentato i lavori di riqualificazione dello stabile che, già da febbraio 2018 restituiranno agli sportivi cagliaritani una struttura efficiente e sicura in cui praticare pugilato, arti marziali e lotta. Di poche settimane fa l'ultimo tassello che mancava per dare il via ai lavori, ufficialmente partiti lo scorso 3 luglio. Un investimento di circa 1,3 milioni di euro, per la "rinascita di un palazzetto importante per la storia sportiva, e non solo, di Cagliari, che con questo intervento si apre di nuovo alla boxe, ma anche altre diverse altre specialità", ha affermato con soddisfazione Marcialis.
Il progetto prevede la rimozione delle gradinate interne e di diverse partizioni fuori norma, con lo scopo di ricavarne un'ampia zona centrale su cui posizionare un ring e un tatami (tappeto per le arti marziali). Nuovi spogliatoi, bagni, locali deposito e segreteria renderanno l'ex Palaboxe accogliente e funzionale. "Sarà gestito direttamente dal Comune", ha specificato l'assessore allo Sport: per le società sportive sarà maggiormente conveniente visto che non dovranno farsi carico di costi come quelli per la guardiania.