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"Il viaggiatore sceglie la destinazione non più per la camera d'albergo, ma per l'esperienza che può vivere sul territorio". Così l'assessora al Turismo, Barbara Argiolas, in occasione della presentazione della ricerca della Cna Sardegna "Economia e Turismo: modelli a confronto. La Sardegna e i suoi competitor".

"Le vacanze – spiega – sono diventate più brevi e distribuite in tutto l'anno, ecco perché è necessario garantire anche l'offerta di esperienze autentiche dentro le comunità locali. E la Regione punta su questo modello sostenibile anche per differenziare la stagionalità e potenziare la complementarità tra coste e aree interne". Insomma, "il modello che negli ultimi cinquant'anni ha governato il turismo sardo ha bisogno di essere rivisitato". L'occasione, dice l'assessora, è straordinaria, "grazie ai fondi della programmazione unitaria e all'imminente approvazione di due disegni di legge importanti come il Testo unico sul turismo e la legge urbanistica".

Un nuovo modello che comprende "il turismo enogastronomico, ciclovie rinnovate, cammini religiosi, borghi e Parchi, all'interno di un sistema dove Regione, enti locali e imprese lavorano assieme condividendo visione strategia e azioni, secondo un principio di corresponsabilità". Di sicuro, chiarisce l'esponente della Giunta Pigliaru, "il balneare e più in generale l'ambiente e il paesaggio rimangono la punta di eccellenza della Sardegna, ma abbiamo anche le qualità per offrire esperienze incredibili al viaggiatore di oggi, soprattutto nei mesi alternativi a quelli estivi".