“Oggi leggo di un infermiere indagato per corruzione e falso nella maxi inchiesta della Procura di Oristano. Un’organizzazione con a capo un anonimo infermiere di provincia? Non scherziamo. La Procura di Oristano non sta indagando un anonimo infermiere di Silanus. E' un'inchiesta imponente che punta al cuore del cancro della Sardegna: il conflitto decisivo tra i Sardi e la politica che compra i voti. La politica che sfrutta la mancanza della libertà dal bisogno. E più si ha bisogno e meno si è liberi”. Lo afferma il deputato di Unidos Mauro Pili in merito all’inchiesta sulle assunzioni nella sanità pubblica oristanese, nell’ambito della quale è stato sentito anche il presidente della Regione.
“Quella mancanza di libertà – scrive Pili – diventa sottomissione, diventa ricerca di clientes da legare a doppio mandato alle proprie sorti elettorali. Sarebbe bastato approfondire, cercare di capire, fare una semplice ricerca su google per rendersi conto che non si tratta di un anonimo camice azzurro. E' indagato come infermiere o come esponente politico di un partito dedito alla clientela mascherata da pseudo lotta sovranista? Spetta ai giudici e solo a loro giudicare”.
Pili sostiene che dall’inchiesta “sul piano politico, sta emergendo un quadro chiaro inequivocabile. La Regione sarda è fondata sulla clientela, dalla sanità per arrivare all'acqua, dagli aeroporti alla vigilanza.
Clientela sconfinata, da sinistra a destra. Maggioranza e opposizione. La spartizione è bipartisan, proporzionale rispetto al peso elettorale. Si spiega così il silenzio su tutto”.
Nello specifico di quest’inchiesta però “non chiamatelo infermiere. Non è indagato per punture sul gluteo sbagliato! Semmai è responsabile oristanese di un partito pseudo sardo che opera con i metodi della spartizione italiana. Basta cercare su Google. Troverete i finti proclami per una sanità efficiente e i nomi dei referenti. A buon intenditore, poche parole!”, conclude Pili.