Nelle prossime settimane si conoscerà il verdetto del tribunale di Tempio Pausania sui licenziamenti Meridiana. Oggi il giudice del lavoro Marina Rossi ha ascoltato le ragioni dei lavoratori, rappresentati dall'avvocato Alessandro Meloni, e dell'azienda, che ha affidato la sua linea difensiva allo studio legale Boursier Nutta. Il magistrato si è riservato di decidere entro agosto.
"Oltre alle cause individuali avviate dai dipendenti per la maggior parte assistenti di volo, si attende il responso anche per la causa collettiva per comportamento antisindacale promossa dal sindacato di base Usb – ha spiegato l'avvocato Meloni – L'intera procedura di licenziamento è da considerarsi nulla perché basata su una falsa rappresentazione della realtà aziendale ottenuta omettendo la presenza della compagnia AirItaly e della relativa parte di organico". La compagnia aerea, in un comunicato, ribadisce "la correttezza del proprio operato e si dichiara "serena e fiduciosa nell'operato della magistratura". Il dualismo fra Meridiana e la controllata AirItaly è da anni il motivo di scontro fra azienda e lavoratori.
"Abbiamo prodotto ampia documentazione che dimostra come nella realtà la fusione fra le due compagnia sia avvenuta già dal 2013 – prosegue Meloni – ma i licenziamenti hanno riguardato solo i lavoratori Meridiana dando vita a una discriminazione nei confronti dei dipendenti più anziani perchè considerati un peso economico e perchè hanno una più radicata e matura cultura sindacale". Da parte sua l'azienda ricorda di avere avviato "un percorso di risanamento nel 2011 dopo alcuni anni di bilanci in perdita. E' stato dichiarato lo stato di crisi, aperta la procedura di mobilità e avviato un percorso condiviso con tutte le organizzazioni sindacali, Usb compresa. Il percorso di risanamento potrà potenzialmente consentire la riassunzione di un numero significativo di ex dipendenti (come già avvenuto per la stagione estiva in corso) – spiega Meridiana – mentre non si comprende dove porterebbe la strategia di Usb, se non alla chiusura dell'azienda con la conseguente perdita di tutti i posti di lavoro".