È stata nazionalizzata a livello europeo, come pure negli Stati Uniti d’America, Cina, India, Giappone e Russia, la domanda di brevetto (10453PTWO) “Fabrication process of physical assets for civil and/or industrial structures on the surface of Moon, Mars and/or asteroids”, i cui inventori sono Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù, Massimo Pisu e Claudio Zanotti.
Il brevetto riguarda la realizzazione di elementi strutturali utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Luna, Marte e/o asteroidi mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ. Due delle tecnologie contemplate nel brevetto appena nazionalizzato sono tra quelle prese in considerazione per i futuri scenari di esplorazione robotica ed umana dello spazio da parte della Nasa nell’ambito dell’Isecg (International Space Exploration Coordination Group), a cui partecipano 14 Agenzie Spaziali.
Il Progetto. Cosmic. Dal Dicembre 2009 è operativo il progetto italiano Cosmic, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con 500 mila euro, volto allo studio di nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Il progetto, coordinato da Giacomo Cao, docente del diparimento di Ingegneria meccanica, Chimica e dei Materiali dell’Università di Cagliari e ricercatore del Crs4 (il Centro di ricerca del Parco tecnologico della Sardegna presso la sede di Pula), coinvolge, oltre all’Università di Cagliari e al Crs4, il Dipartimento Energia e Trasporti del Cnr e la Corem Srl.
“Il progetto – spiegano gli scienziati – si inserisce naturalmente nelle prossime scelte strategiche che l’umanità dovrà compiere tra cui quella connessa con il reperimento di nuovi spazi fuori dalla Terra e con la ricerca di punti di appoggio e soluzioni di sopravvivenza per la futura colonizzazione di queste nuove dimore per l’uomo. Per questo motivo la ricerca si sta muovendo e studiosi italiani hanno già sviluppato nuove tecnologie per affrontare questa nuova sfida”.