Svolta nelle indagini sull'omicidio di Dina Dore, uccisa cinque anni fa a Gavoi, nel nuorese, le Squadre Mobili di Cagliari e di Sassari, su disposizione della Dda del capoluogo, hanno arrestato il marito Francesco Rocca ed un giovane di 23 anni, all'epoca del fatto minorenne, quale presunto esecutore materiale dell'assassinio.
La morte di Dina Dore risale alla notte del 26 marzo 2008. La donna morì per asfissia e si pensò inizialmente a un tentativo di sequestro di persona andato male: era stata imbavagliata, legata mani e piedi ed infilata nella sua autovettura parcheggiata nel garage della sua abitazione in via Sant'Antiocru a Gavoi.
Il risvolto. Sarebbero state le confidenze del presunto killer di Dina Dore, l'operaio di 23 anni Pietro Paolo Contu arrestato oggi insieme al marito della vittima (il mandante) a suggerire la soluzione agli investigatori, certi ora di aver risolto il giallo a distanza di cinque anni dal delitto. Tutto nero su bianco nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere gli indagati.
Contu avrebbe raccontato la faccenda a un amico il quale consapevole dell'enormità del fatto, si sarebbe liberato di questo peso svelando tutto a suo padre.
L'uomo avrebbe subito contattato uno dei familiari di Dina Dore, il cognato, marito della sorella, che lo avrebbe quindi riferito alla Polizia. Da qui l'avvio di tutti gli accertamenti che oggi hanno portato alla svolta.







