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È il geometra Graziano Mossa il settimo indagato nell'inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas di Quartu, il reato contestato al dipendente comunale è quello di falso.

Il professionista, difeso dall'avvocato Luigi Concas, subito dopo l'arresto dei funzionari del Comune Pierpaolo Gessa e Andrea Masala era stato interrogato dal sostituto procuratore Enrico Lussu come persona informata dei fatti. Proprio durante i colloqui con gli inquirenti la posizione del geometra, assunto con una convenzione a tempo come direttore operativo del cantiere del Piano integrato d'area (Pia) Serpeddì-Is Arenas di cui parte dei fondi sarebbero stati usati per alcune opere dello stadio di calcio, si sarebbe aggravata.

Secondo quanto accertato dalla Procura, il geometra avrebbe redatto il documento sullo stato di avanzamento dei lavori all'interno del cantiere, poi firmato da Pierpaolo Gessa, risultato fasullo dalle successive indagini. Da qui l'accusa di falso.

L'indagato avrebbe confessato di non aver agito di iniziativa ma solo su ordine dei suoi superiori, elencando tutte le procedure e le operazioni che ha portato a termine dopo aver ricevuto precise istruzioni. Questa confessione va ad affiancarsi a quelle dell'impresario Antonio Grussu e del funzionario del settore Lavori pubblici, Pierpaolo Gessa, considerato quest'ultimo il grande accusatore di tutta l'inchiesta.