csl-cesil-i-lavoratori-non-abbandonano-il-presidio-and-ldquo-le-rassicurazioni-della-politica-non-bastano-and-quot

Resteranno in presidio davanti al Palazzo della Regione in via Trento, dove hanno trascorso ad oggi 61 giorni in tenda, i lavoratori dei servizi per l'impiego (Csl, Cesil e agenzia di sviluppo). Non sono bastate, infatti, le rassicurazioni che sono arrivate dalla Giunta regionale e dalla cabina di regia sulla loro vertenza con l'ipotesi di un concorso pubblico per 400 posti nell'Agenzia regionale del Lavoro.

"E' un primo passo – spiegano – ma il problema è rappresentato dai tempi di applicazione in una situazione in cui almeno 100 dei 360 operatori si trovano senza stipendio dal 31 dicembre 2012". Inoltre la richiesta degli operatori è che la fase transitoria, da qui all'estate nel migliore dei casi, venga gestita attraverso una qualche forma di ammortizzatore sociale.

Così, dopo un'assemblea con i sindacati e un'altra tra loro, i manifestanti hanno deciso di proseguire nella lotta e chiedere due distinti incontri, attraverso Cgil, Cisl e Uil, all'assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, sul fronte del sostegno al reddito, e alla cabina di regia guidata dal consulente del presidente, Franco Manca, per definire tutti i passaggi della proposta della Giunta.

"Una soluzione temporanea potrebbe essere quella di applicare la legge 3 del 2013 che non è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri – ha detto il referente dei lavoratori, Gigi Floris – oppure si potranno individuare i percorsi per sostenere i lavoratori nella fase di transizione con ammortizzatori sociali o con sussidi, finalizzati alla nuova organizzazione dei servizi".