Ammortizzatori sociali, precariato, disoccupazione giovanile. Sono le emergenze che i sindacati grideranno a gran voce venerdì 24 maggio scendono in piazza con una grande manifestazione regionale unitaria (Cgil, Cisl e Uil). Un corteo con varie migliaia di persone che attraverserà la città e raggiungerà o due luoghi istituzionali: Consiglio regionale e sede della Giunta.
"Sono i due interlocutori, due 'Palazzi' che insieme non riescono a dare risposte al dramma dell'isola", ha evidenziato il segretario regionale della Cisl, Oriana Putzolu, in conferenza stampa. Il raduno è previsto in via Roma, davanti al Consiglio Regionale alle 9, 30. Un serpentone si muoverà a suon di slogan e con fischietti e striscioni alla volta di viale Trento, per far sentire la voce sotto il Palazzo della Giunta Regionale dove, alle 12:30, sono previsti i comizi finali dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Oriana Putzolu e Francesca Ticca.
Una giornata di mobilitazione che precede di un mese la manifestazione nazionale del 22 giugno su equità e fisco. Le bandiere dei Sindacati sventoleranno per sollecitare Regione e Governo a rifinanziare le risorse adeguate a coprire gli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013.
"Aumentano i cassintegrati, mancano 110 mln per garantire sostegno al reddito per tutto l'anno ai lavoratori delle tante aziende in crisi e che hanno perso il lavoro – ha denunciato Putzolu – un vero e proprio dramma sociale che interessa in Sardegma 30mila persone".
"Il sit-in sotto il Consiglio nei giorni scorsi ha prodotto il risultato di liberare 30 mln di euro. E' un primo risultato, ma non bastano a rispondere ai bisogni – ha aggiunto Carrus (Cgil) – se al centro della mobilitazione c'é la richiesta pressante di intervenire per evitare che migliaia di persone restino senza sostegno al reddito, la protesta si lega anche ad altre emergenze: l'attuazione della Riforma dei servizi per il lavoro e della formazione professionale e un Piano del lavoro straordinario".
Ticca (Uil) ha sottolineato l'importanza di un percorso di lotta unitario: "il 24 è la prima di una serie di azioni per dire che gli ammortizzatori per la Sardegna non si toccano".







