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Quattrocentottantadue detenuti in un carcere che ne dovrebbe contenere oltre cento in meno. E 180 ospiti tra malati e tossicodipendenti. Sono alcuni dei numeri raccolti oggi durante la visita a Buoncammino del consigliere regionale di Rifondazione Comunista Giuseppe Stocchino e di Roberto Loddo attivista dell'Associazione 5 novembre.

   Il sopralluogo, il secondo della giornata dopo quello dei parlamentari del Pdl Renata Polverini e Mauro Pili, è durato circa due ore: Stocchino e Loddo hanno parlato con i detenuti, con il direttore Gianfranco Pala e con personale e operatori che lavorano all'interno della casa circondariale.

   "I detenuti – ha detto all'uscita del carcere Loddo – ci raccontano di sentirsi accartocciati nelle loro celle: in una erano in sei in pochi metri quadrati. Alcuni di loro 'tifano' per il trasferimento al più presto nella nuova struttura di Uta. Anche se non è certo la realizzazione di nuovi istituti che risolverà i problemi: per liberare le carceri servono misure alternative alla pena. Questo è il carcere della droga e della malattia: gli psicologi e i medici fanno degli sforzi straordinari, ma la pianta organica è sottodimensionata".

   I detenuti hanno anche riferito a Loddo e Stocchino che oggi probabilmente terminerà lo sciopero della fame proclamato per protesta nei giorni scorsi. "Era prevista la figura del garante – ha detto Stocchino – ma è rimasta sulla carta: proverò a chiedere con un'interrogazione come mai questa figura che potrebbe essere un'importante interfaccia con il mondo esterno non sia stata ancora istituita. Si può fare sempre di più: il laboratorio di arte e pittura in corso all'interno dell'istituto é un valido esempio di coinvolgimento della popolazione carceraria. E stiamo parlando anche di opere di buona fattura, creative e personali, che meriterebbero visibilità all'esterno delle mura".

   Positiva, invece, la situazione nel settore donne: attualmente sono ospiti di Buoncammino quattordici detenute su una capienza complessiva di trentadue. Nessun bambino adesso è in carcere con la mamma. "La cella nido – hanno spiegato Loddo e Stocchino – per fortuna è vuota".