Sono i resti di Domenico Carchidi, nato a Lamezia Terme nel 1964, quelli ritrovati a Carbonia, località Tanas-Barbusi, il 17 marzo.
La madre, residente in Calabria, ne aveva denunciato la scomparsa nel maggio 2012 poiché non aveva più notizie di lui da diversi mesi. Del caso si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto”.
Parte dello scheletro era nascosto, smembrato e in avanzato stato di decomposizione, nella folta vegetazione. Dopo il sopralluogo, eseguito da personale specializzato del nucleo investigativo – sezione rilievi tecnici del comando provinciale di Cagliari – i resti ossei erano stati trasportati presso la camera mortuaria del cimitero locale.
La Compagnia dei Carabinieri di Carbonia rende noto che a occuparsi del caso sono stati i Ris di Cagliari, reparto in grado di svolgere analisi particolarmente sofisticate messe a punto proprio per il riconoscimento di cadaveri gravemente degradati attraverso il recupero dei denti. I campioni di confronto sono stati presi in più tempi, prima alla sorella del morto, a Carbonia e, successivamente, alla madre a Lamezia Terme.
Grazie alla peculiare esperienza maturata nel settore il reparto Ris di Cagliari potrebbe essere incaricato del riconoscimento dei cadaveri eventualmente ritrovati a bordo della Costa Concordia.