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I lavoratori dell'Alcoa e delle ditte d'appalto di Portovesme rimarranno nella sala conferenze del primo piano della torre della Regione anche questa notte. In tutto sono quindici: ormai è una occupazione vera e propria. Gli operai da stamattina chiedono di incontrare il  governatore sardo Ugo Cappellacci. Per il momento, questo è quello che hanno appreso i lavoratori, non è stato possibile organizzare il faccia a faccia. E allora ecco la decisione di andare avanti con la protesta.

Domani potrebbe essere una giornata ancora più calda: alle 5 del mattino è stata fissata a Portovesme un'assemblea dei dipendenti Alcoa e del personale delle ditte d'appalto. E alle 6 i partecipanti partiranno verso Cagliari per una grande manifestazione sotto il palazzo della Regione. 

Un incontro c’è stato, ma non con Cappellacci, come chiedevano i sindacati, ma con l'assessore all'Industria Antonello Liori. "Dopo l'incontro coi sindacati, ho chiesto ed ottenuto l'impegno del sottosegretario De Vincenti ad organizzare un incontro su Alcoa nei primi giorni di ottobre",  ha spiegato Liori . "Lo stabilimento di produzione di alluminio ha un'importanza strategica nel tessuto economico dell'Isola, in particolare nel Sulcis, che vive un pesante dramma sociale – ha aggiunto – Ribadirò con forza al rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico che servono urgentemente risposte certe e che le trattative di cessione non possono procedere con una lentezza tale da esasperare gli animi dei lavoratori da mesi senza stipendio. Il Governo, supportato dalla Regione, deve fare la sua parte, perché Alcoa rappresenta una vertenza nazionale." 

Uno scambio di idee, quello tra lavoratori e assessore, molto pacato durato oltre un'ora e mezzo, ma evidentemente i lavoratori non sono rimasti molto soddisfatti. Per questo hanno deciso di andare avanti: l'unico modo di sbloccare la situazione – sostengono – è un incontro con Cappellacci. Ma per il momento nulla da fare.