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Il cantiere sulla statale 131 tra Serrenti e il bivio di Villasanta-Sanluri, diventato un po' la pietra dello scandalo gettata nel mare delle incompiute, sarà riaperto lunedì prossimo. Gli sviluppi degli ultimi giorni hanno sortito novità immediate. Prima il procuratore generale della Repubblica, Ettore Angioni, che ha invitato le Procure della Sardegna ad aprire inchieste sugli appalti per la "Carlo Felice", poi l'uscita repentina del capo compartimento Anas Sardegna, Oriele Fagioli (che verrà sostituito ad ottobre da Valerio Mele) oggi l'ente stradale ha comunicato la ripresa dei lavori nel cantiere incriminato.

   Stamani nel cantiere si è svolta anche un'assemblea dei lavoratori della società appaltante Mambrini Costruzioni, che si dichiarano pronti – attraverso un comunicato dei loro rappresentanti sindacali di Fenal Uil (Gianni Olla), Filca Cisl (Marco Ambu) e Fillea Cgil (Alberto Mulas) – a riprendere il lavoro "se solo, chi ha la responsabilità dell'opera, assumesse determinazioni in tal senso".

   E ci tengono anche, sindacalisti e operai, a ribadire che "la paralisi dei cantieri Anas da Nuraminis a Villasanta è una situazione che abbiamo denunciato da tempo" e che "a pagare il dazio a un fermo che sta assumendo i contorni della cronicità, non possono essere i lavoratori dell'impresa appaltante". Nel comunicato dell'Anas che preannuncia, a partire da lunedì prossimo, la ripresa degli interventi operativi sono indicate alcune limitazioni alla circolazione per consentire il proseguimento dei lavori. Fino al 6 dicembre sarà chiusa al traffico la rampa di immissione allo svincolo Serrenti Nord.