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“Succede che ieri in una intervista la candidata presidente del centrosinistra Francesca Barracciu abbia affermato di me la seguente cosa: “nel 2009 Michela Murgia mi ha sostenuto alle primarie per la segreteria del Pd con un video-messaggio e quel video ovviamente lo conservo ancora”. Se lo è inventato

Nel 2009 un'amica scrittrice, conoscendo il mio impegno per i diritti delle donne, mi invitò a intervenire a un dibattito sul tema della democrazia paritaria in compagnia di due amiche attive sullo stesso fronte: Concita de Gregorio e Lidia Ravera. Dovevo parlare del contributo delle donne alla letteratura, così spesso negato. Accettai.

Tre giorni dopo tappezzarono Cagliari con l'annuncio della chiusura della campagna elettorale di Francesca Barracciu alle primarie. Con mia sorpresa sul manifesto figuravano anche i nomi di Concita, Lidia e il mio, solo che il dibattito per cui eravamo state invitate era stato intenzionalmente omesso in modo che la nostra presenza sembrasse lì a esclusivo sostegno della candidata del PD.

Compresi con dispiacere che il mio attivismo a favore del riconoscimento sociale delle donne era stato usato come trucchetto per creare attenzione e visibilità intorno al nome di Barracciu. Telefonai subito alla persona che mi aveva invitato, diedi disdetta della mia presenza e pubblicai una smentita molto chiara ancora visibile sulla mia pagina Facebook (questo il link: https://www.facebook.com/notes/michela-murgia/per-non-sapere-n%C3%A8-leggere-n%C3%A8- scrivere-chiariamo-le-cose/161094113346 ).

Solo per correttezza verso Lidia e Concita inviai un contributo video con il tema che volevo trattare, perché la battaglia per i diritti delle donne deve passare sopra anche a questo tipo di meschinità. Non credo che quel mio post del 2009 non le sia stato segnalato: il contatore di facebook dichiara che a suo tempo lo hanno visto più persone di quante ne siano andate a votarla domenica scorsa alle primarie. Eppure ancora ieri mattina Francesca Barracciu avvertiva il bisogno di lasciar credere a tutti che io l'ho sostenuta.

Mi lusinga questa sua ostinazione nel volersi vantare della mia stima, ma non è la verità. Sono anzi fiera di guidare una coalizione – Sardegna Possibile – che la lotta per la parità digenere non ha bisogno di strumentalizzarla, perché la fa tutti i giorni con il contributo di molte donne in tutti i luoghi in cui si progettano le politiche su cui andremo a chiedere la fiducia dei sardi. Spero per i suoi elettori e per le sue elettrici che la deputata Barracciu sia più sincera con le sue promesse elettorali di quanto lo è stata ieri sul giornale a mio riguardo”.