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Non vi è una sola ragione per votare la fiducia a questo governo strabico, succube e complice dei poteri forti che mettono in ginocchio la Sardegna. Un governo che discrimina la nostra isola, una compagine di governo che non ha mosso un dito per affrontare la questione Sarda, confermando un atteggiamento vessatorio dello Stato verso la nostra terra". Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili (che ha lasciato il Pdl per costituire la componente Unidos all'interno del Gruppo misto) annunciando il suo voto contrario al governo Letta.

   "Non partecipo a queste sceneggiate e confermo con forza il mio giudizio e la mia decisione assunta in tempi non sospetti – ha aggiunto Pili – di stare all'opposizione di questo governo che non decide, che protegge i nemici della Sardegna e dei Sardi, incapace di invertire un solo dato strutturale, dal debito, alla disoccupazione".

   "Un governo tanto per stare al governo. E sull'altare fasullo dell'interesse primario e nazionale l'unica terra ad essere sacrificata è proprio la Sardegna. Basta vedere il riparto delle risorse infrastrutturali, un cittadino calabrese negli ultimi 15 anni ha avuto 23 mila euro, un sardo appena 3 mila 400. Come risponde il governo Letta a questa discriminazione? Cancellando la Sardegna dalle opere strategiche nazionali".