Non c'è pace nel centrosinistra sardo in vista delle regionali del 2014.
All'immediata vigilia della riunione della direzione regionale del Partito democratico, in via Canepa ad Oristano (oggi alle 16) Sel, che insieme ad altri alleati aveva chiesto un chiarimento politico, torna all'attacco mettendo in dubbio la stessa prosecuzione dell'alleanza.
Nel frattempo i vertici del Pd devono fare i conti con i problemi interni di sempre e alcune contestazioni al segretario regionale Silvio Lai, che oggi chiederà una sorta di voto di fiducia sulla relazione introduttiva. A questo si aggiunge la discussione sulla risposta da dare alle richiesta di incontro degli alleati, dopo le primarie vinte da Francesca Barracciu, e quella da dare agli elettori dopo la bufera del nuovo filone d'inchiesta sui fondi ai gruppi che ha coinvolto anche 33 esponenti del centrosinistra della passata legislatura, tra i quali diversi attuali consiglieri ed esponenti del Pd. Tra questi anche la vincitrice delle primarie che oggi sarà presente alla direzione di Oristano.
"Il centrosinistra è¨ diventato un 'non luogo' e occorre dirlo con onestà intellettuale” – spiega il deputato Sel, Michele Piras – “Italia Bene Comune rappresenta un'esperienza finita dal momento in cui si è¨ fatta la larga intesa a Roma. Ora occorre capire se in Sardegna c'è ancora una ragione per stare assieme e confermare, quindi, l'alleanza. Certo è che non escludiamo niente e che nel nostro Paese e in Sardegna c'è¨ bisogno di una sinistra".
Quest'ultima affermazione è¨ anche la base dalla quale era partita l'esperienza di Sinistra ecologia e libertà , che apre tra qualche giorno la fase congressuale: a novembre i congressi provinciali, a inizio dicembre quello regionale e poi dal 17 al 19 dicembre quello nazionale.
Fonte: ANSA