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Occupati due pozzi di Campo Pisano e Monteponi dell'Igea, l'azienda regionale titolare delle concessioni minerarie, e staccate le pompe di eduzione delle acque. Il blitz è avvenuto questa mattina all'alba al Campo dove, alle 8, è iniziata l'assemblea delle maestranze che ha poi visto una delegazione di sindacati e operai partire verso la Regione a Cagliari. La protesta è legata alla necessità di chiarire gli assetti societari ed il futuro dell'azienda che dovrà occuparsi delle bonifiche ambientali.

   Per il momento non si sa ancora quante persone si sono asserragliate a Pozzo Sella (Monteponi) e Pozzo 2 (Campo Pisano), i due siti utilizzati per il pompaggio dell'acqua che poi viene venduta al gestore idrico sardo. Bloccata anche la cabina elettrica che controlla l'impianto di eduzione. I dirigenti dell'azienda assieme agli agenti del Commissariato di Polizia di Iglesias stanno effettuando una serie di sopralluoghi nell'area interessata dalla protesta.

   "I pozzi occupati sono un segnale di quanto siano esasperati gli animi – ha sottolineato Francesco Garau, segretario della Filctem del Sulcis Iglesiente – ed è necessario che la Regione a questo punto dia risposte immediate".