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Si prevedono disagi oggi sul fronte dei trasporti, negli uffici pubblici e scuole. Anche a Cagliari il mondo del lavoro, e delle aziende in crisi, e' sceso in piazza questa mattina per dire no alle politiche economiche e sociali del governo. In 500 si sono trovati in piazza Garibaldi per dar vita ad una manifestazione regionale indetta da Cobas, Usb e Cub. Una mobilitazione organizzata in concomitanza con lo sciopero generale nazionale di tutto il lavoro dipendente, pubblico e privato che vede nella manifestazione centrale a Roma anche una rappresentanza sarda.

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Con fischietti e bandiere dei sindacati i manifestanti si sono mossi in corteo creando disagi alla circolazione. Il corteo di protesta ha sfilato lungo la via Sonnino e quindi verso via Roma e largo Carlo Felice, direzione piazza Yenne, per il dibattito finale. Dietro le bandiere dei Cobas in marcia anche il mondo della scuola. "Abbiamo portato in piazza le aziende in crisi, Carbosulcis, Aias, i lavoratori del Porto Canale, Meridiana, Sogaerdyn – ha spiegato Enrico Rubiu, dell'Usb – i sindacati di base si sono uniti in questa battaglia, i lavoratori hanno risposto con una ampia partecipazione".

Al corteo partecipa anche una rappresentanza dei Vigili del fuoco e dei pensionati. Dai Cobas all'Usb il coro è uno solo: no alle politiche di austerità, precarietà, povertà, privatizzazioni e disoccupazione. "Sul fronte della scuola protestiamo contro il blocco dei contratti, dei salari e degli scatti di anzianità, contro la scuola-quiz ed il sistema nazionale di (s)valutazione", ha affermato Nicola Giua, dei Cobas.